Epatite acuta pediatrica, casi sospetti anche in Italia: ecco di che cosa si tratta

100 casi di epatite acuta pediatrica in diversi Paesi europei e altri negli Stati Uniti e in Israele.

In Italia 4 bambini presentano sintomi sospetti e sono ricoverati in ospedali che trattano malattie del fegato.

L’allarme sanitario è partito dalla Scozia che denuncia alla comunità scientifica casi pediatrici di epatite grave di origine sconosciuta. Dopo poco Inghilterra, Spagna, Danimarca, Irlanda e Paesi Bassi hanno segnalato la malattia in bambini al di sotto dei 10 anni.

La situazione in Europa, Stati Uniti e Israele

Nel nostro Paese ci sono 4 casi sospetti di epatite acuta pediatrica. La situazione preoccupa le autorità sanitarie già in contatto con il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) che condivide tutte le informazioni per individuare le cause e le cura di questa forma così aggressiva di epatite.

L’allarme è scattato prima in Scozia con alcuni casi il 5 aprile, ma in pochi giorni altri Paesi europei hanno verificato l’esistenza di bambini in condizioni molto gravi. 74 casi in Inghilterra, altre infiammazioni si registrano in Spagna, Paesi Bassi, e Danimarca e interessano bambini sempre al di sotto dei dieci anni. Le autorità sanitarie degli Stati Uniti denunciano 9 piccoli ammalati e altri 12 sono in Israele.

I sintomi e le cause della malattia

I sintomi dell’infiammazione sono astenia, nausea, vomito, diarrea, febbre, cefalea persistente, dolore nella parte destra dell’addome e ittero per cui la pelle e la parte bianca degli occhi diventano di colorazione giallastra.

La malattia compromette il funzionamento del fegato che non riesce a smaltire le sostanze di rifiuto presenti nel sangue e l’infiammazione nelle forme più gravi può portare alla necrosi dell’organo e si rende necessario un trapianto.

6 piccoli pazienti sono in lista per un trapianto a causa di questa forma nuova di epatite.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta studiando eventuali collegamenti tra l’epatite acuta e altre infezioni. Gli scienziati hanno ipotizzato un rapporto con l’infezione da Covid-19, ma i ricercatori inglesi hanno riscontrato che tra i piccoli ricoverati c’erano bambini non positivi, altri guariti e altri ancora mai stati infettati. 9 pazienti in Alabama sono risultati positivi all’adenovirus 41, pertanto gli scienziati stanno verificando se il virus possa essere responsabile di questa nuova forma sconosciuta di epatite.

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