“Educazione alla fertilità”: la proposta per inserirla nelle scuole

Sensibilizzare i ragazzi e ragazze alla fertilità: è questa la proposta di Filippo Maria Ubaldi, presidente della Società Italiana Fertilità e Sterlità-Medicina delle riproduzione.

Un tema molto caldo quello della fertilità e del concepimento, perché va a toccare la libertà dell’individuo di autodeterminarsi come persona e anche come genitore; tuttavia, secondo l’esperto, è necessario che i ragazzi, fin dall’adolescenza, abbiano chiaro che la fertilità non è eterna e che esiste una fascia di età ben precisa per poter concepire con alte probabilità.

Fertilità e scelte di vita: il bisogno di sapere tra i più giovani

Sono piuttosto esplicative le parole di Filippo Maria Ubaldi, presidente dell’associazione italiana fertilità e sterilità-medicina della riproduzione: secondo lui, infatti, molte donne sono del tutto inconsapevoli circa l’età migliore per poter fare figli, e pensano di poter concepire anche fino a cinquantanni.

Il motivo principale sarebbe dovuto alla molta notorietà di cui godono i casi di donne che, in effetti, sono riuscite ad avere un figlio a quell’età, ma che sono la nettissima minoranza rispetto alla platea femminile.

L’età migliore per fare figli

Le ricerche mediche e le statistiche, infatti, dicono che il periodo di maggior fertilità di una donna sia tra i 20 e i 32 anni, periodo nel quale gli ovociti raggiungo la massima qualità e sono facilmente fecondabili dallo spermatozoo.

Dopo quell’età inizia un lento ma progressivo peggioramento, tanto è vero che intorno ai 40 anni non sono rari i casi di inseminazione assistita.

A proposito delle quarantenni, Ubaldi dichiara di aver incontrato molte donne di quell’età che sono rimaste stupite delle difficoltà incontrare nel cercare un bambino, pensando di poter avere ancora circa dieci anni per poter fare figli.

L’importante, dunque, è che qualunque scelta una donna possa prendere essa sia consapevole, figlia dunque di conoscenza e studio. Questo il motivo della proposta di inserire, fin dagli anni della scuola, qualche ora di “educazione alla fertilità“.

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