Donna in coma da 10 anni partorisce un bimbo: si indaga per violenza sessuale

La forza della natura si è manifestata ancora una volta. In Arizona una donna che si trova da anni in stato vegetativo, ha partorito un bimbo sano. Si tratta di un episodio sorprendente, ma allo stesso tempo allarmante, poiché pare essere stata vittima di un abuso sessuale. 

Donna in coma prolungato partorisce il suo cucciolo

La storia della giovane donna dell’Arizona ha fatto il giro del mondo. La CNN ha annunciato il 29 dicembre, la nascita di un neonato avuto da una ragazza ricoverata nel reparto di terapia intensiva a causa di un prolungato stato di coma, che l’ha costretta in uno stato vegetativo per diversi anni.

Ad interessarsi del caso è stata la dottoressa Deborah Feldman, direttrice della sezione di medicina fetale del Hartford HealthCare Medical Group. Il medico si occupa di approfondire e analizzare i casi particolari di gestazione di tutte le donne del pianeta. La stessa Feldman afferma che la nascita del neonato della donna dell’Arizona è in realtà un avvenimento che ha precedenti esigui nel passato, che si quantificano in un paio. La vita del feto è stata possibile poiché la madre si trovava in uno stato di coma e non di morte cerebrale, dunque gli organi erano perfettamente funzionanti.

Come si può partorire in stato vegetativo?

La donna che versava da anni in uno stato vegetativo, è probabilmente stata vittima di un terribile abuso sessuale. Probabilmente né lei né i medici che si occupavano della sua salute, si erano resi conto che la donna fosse in attesa di un bebè. All’interno della struttura si indaga per scoprire i colpevoli.

Il feto ha potuto crescere nel grembo grazie alle ottime funzionalità degli organi materni e all’alimentazione tramite sondino, che forniva all’organismo tutte le sostanze nutritive necessarie per la sopravvivenza. La donna ha partorito naturalmente il neonato, con l’ausilio dell’ossitocina immessa per flebo, che ha permesso di provocare le contrazioni senza bisogno di spinte da parte della madre. L’espulsione del nascituro è stata facilitata dall’impiego di pinze ed aspiratori. Il bimbo gode di ottima salute, chissà se la mamma ha percepito il dono della vita che si è manifestato in lei.