Il metodo Ogino-Knaus (chiamato così dal nome rispettivamente del suo scopritore giapponese e del medico che lo ha proposto come anticoncezionale) è un sistema basato su dati rigorosamente statistici che permette di calcolare teoricamente i giorni maggiormente fecondi e quelli meno fertili del ciclo mestruale di una donna. Di conseguenza è possibile utilizzarlo come contraccettivo naturale, astenendosi dai rapporti sessuali nel periodo più a rischio, oppure per programmare una gravidanza, sfruttando i giorni più favorevoli al concepimento.

Come funziona il metodo? Seguendo i ritmi biologici di una donna il sistema individua due periodi: fertile, durante il quale l’ovulo è pronto per essere fecondato, e sterile, che comprende le mestruazioni, in cui si eviterebbe la gravidanza. La suddivisione tra i due fa riferimento a 3 dati scientifici:
-l’ovulo femminile sopravvive nell’utero al massimo per 24 ore;
-gli spermatozoi perdono la loro capacità fecondante dopo 72 ore;
-le mestruazioni si verificano circa 14 giorni dopo l’unica ovulazione di un ciclo di durata media (28 giorni).
In base a queste informazioni sono state elaborate delle formule per il calcolo dell’inizio e della fine del periodo sterile della donna che può prendere le proprie decisioni di conseguenza.

Vediamo nello specifico come si utilizza il metodo e quali sono queste formule. Prima di passare alla suddivisione del ciclo tra i due periodi, si prende nota della durata, misurata in giorni, di 12 cicli consecutivi e si considera la più corta e la più lunga. Ai risultati si applicano delle semplici formule: diminuendo di 10 il numero dei giorni del ciclo più duraturo si ottiene la data di inizio della fase sterile (chiamata anche post-ovulatoria), mentre sottraendo 19 giorni al ciclo più breve si conosce la fine di quel periodo (pre-ovulazione).
Facciamo un esempio pratico: una donna registra la durata di 12 cicli consecutivi e nota che il più breve è stato di 27 giorni e il più lungo di 32. Svolgendo i calcoli, saprà immediatamente che il primo giorno della fase infertile è 32-10=22, quindi il ventiduesimo giorno di ciclo, mentre l’ultimo, ovvero l’inizio dell’ovulazione è 27-19=8, l’ottavo giorno. La donna potrà agire di conseguenza: se desidera avere un bambino avrà maggiori probabilità di riuscita se il rapporto sessuale avviene tra l’8° e il 22° giorno del ciclo; viceversa, nello stesso periodo dovrà astenersi per evitare gravidanze indesiderate.

Tra i limiti del metodo il principale è la poca affidabilità come anticoncezionale: solo nel 60% dei casi è efficace e le imprevedibili variazioni nella durata del ciclo mestruale tra una donna e l’altra, soprattutto se si parla di ragazze giovani, incrementa il rischio, senza contare i numerosi parametri fisiologici (vita degli ovuli o degli spermatozoi, durata media del ciclo etc.) difficili da determinare con precisione. D’altro canto però fornisce preziose informazioni sul periodo più favorevole per rimanere incinta.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *