Bambini e vaccino antiinfluenzale: facciamo il punto

In questo periodo di grave emergenza sanitaria, dominato dal Covid 19, le istituzioni e il pediatra curante suggeriscono caldamente il vaccino antinfluenzale: è da poco iniziata la campagna ma se gli anni scorsi veniva sottovalutata, in questi giorni è davvero una corsa all’ultima provetta a causa dell’incombenza del Coronavirus.

Dato che le richieste sono aumentate a livello esponenziale, non è raro che il vaccino antinfluenzale non sia disponibile sia dal medico che dal pediatra, sia nelle farmacie che nei reparti ospedalieri per l’infanzia.
Il boom di richieste sta causando una penuria di vaccini: i 17,8 milioni di dosi acquistate dalle Regioni potrebbero non soddisfare nemmeno il 75% della popolazione, infantile e adulta.
A chi bisogna quindi rivolgersi?

A chi richiedere il vaccino influenzale per il proprio bambino?

I genitori con figli dai sei mesi ai sei anni con complicanze di varia natura possono prenotare il vaccino presso il proprio pediatra che li avvertirà non appena saranno disponibili le dosi.
I bambini con complicanze respiratorie, con asma oppure che hanno subito patologie gravi come la polmonite, sono agevolati e hanno diritto di precedenza.
Un’altra alternativa è quella di prenotarsi, sempre attraverso il pediatra o il medico di famiglia, presso il centro vaccinazioni della propria città: le tempistiche potranno essere variabili e più lunghe ma anche in questo caso si avrà la precedenza.
Infine, le famiglie possono prenotare il vaccino antinfluenzale in farmacia, sempre dietro consulenza del pediatra e del medico curante: nel caso di minori è obbligatoria la ricetta, mentre per gli adulti non è necessaria.

Perché è così importante vaccinare i propri bambini?

Il vaccino antinfluenzale è fondamentale in questo periodo di emergenza sanitaria perché salvaguarda il piccolo dai malanni di stagione e dal ceppo influenzale annuale: in questo modo sarà più facile intercettare eventuali anomalie ed isolare i bambini che risulteranno positivi al Covid 19.
I sintomi infatti, sono molto simili: vaccinando il proprio figlio si faciliteranno medici ed istituzioni nella diagnostica e nell’eventuale isolamento del bambino.