Appello sui social per il piccolo Gabriele: un donatore di midollo osseo potrebbe salvargli la vita

Il piccolo Gabriele, 19 mesi, è affetto da una rara sindrome da immunodeficienza e può essere salvato soltanto da un trapianto di midollo osseo. I genitori del bimbo stanno lanciando un appello sui social per trovare al più presto un donatore compatibile.

Gabriele combatte contro la SIFD una rara malattia genetica

Diciannove mesi fa, all’ospedale Niguarda di Milano, sono venuti alla luce due bellissimi gemelli, un maschietto e una femminuccia, per la gioia degli emozionati genitori. L’enorme felicità tuttavia è stata offuscata dalla minaccia di una grave sindrome da immunodeficienza. Mentre la bimba è in perfette condizioni di salute, il suo fratellino Gabriele è affetto dalla SIFD (Sideroblastic anemia with B-Cell Immunodeficiency, periodic Fevers and developmental Delay). Tale rara malattia genetica comporta un’anemia costante, un deficit del sistema immunitario, violente febbri periodiche e un ritardo della crescita. In un anno e mezzo, il bambino è stato ricoverato già quindici volte e si sta sottoponendo a cure sperimentali, ma non basta: per continuare a vivere Gabriele ha bisogno di un trapianto di midollo osseo.

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Fonte immagine: Cilento Notizie

I genitori lanciano un appello sui social per trovare un donatore di midollo osseo

Nessuno dei componenti della famiglia purtroppo risulta compatibile con il midollo del bambino, così i genitori hanno lanciato un appello sui social per trovare il donatore. Nello specifico i familiari hanno aperto una pagina Facebook intitolata “Gabry Little Hero” dove si possono trovare foto del piccolo, aggiornamenti costanti sulla sua salute e ovviamente tutte le modalità per sottoporsi al test di compatibilità del midollo. In collaborazione con ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) i genitori di Gabriele hanno previsto una serie di tappe in tutta Italia per trovare al più presto un donatore. Anche la pagina Facebook della nota Associazione riporta l’appello dei familiari e sottolinea cosa fare per dare il proprio contributo alla ricerca. Basta infatti godere di buona salute, avere un’età compresa tra i 18 e i 36 anni, pesare almeno 50 kg per essere sottoposti ad un prelievo di sangue e verificare così la propria compatibilità midollare. Un semplice gesto di pochi minuti, ma che per il piccolo Gabry potrebbe valere una vita intera.

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