Addio, piccolo Charlie: le macchine verranno spente

Londra. Charlie è un neonato di 8 mesi colpito da una rarissima malattia genetica chiamata sindrome di deperimento mitocondriale. Alla nascita il piccolo sembrava un bimbo come tanti, ma poche settimane dopo il parto si manifestarono improvvisamente i sintomi di questa terribile patologia che provoca il degrado di tutti i muscoli del corpo e di cui si conoscono finora solo 16 casi in tutto il mondo.

Sindrome del deperimento mitocondriale: la fragile vita del piccolo Charlie

I genitori del bambino, Connie Yates e Chris Gard, si sono battuti con grande coraggio per trovare i fondi necessari per curarlo, attraverso la campagna #Charliesfight. Grazie al sostegno di moltissime persone, i coniugi Gard sono riusciti a raggiungere l’enorme cifra di 1,2 milioni di sterline, molto più di quello che sarebbe servito al figlio per potersi sottoporre a una cura sperimentale mai tentata prima per questa malattia specifica e disponibile solo in America.

Il piccolo Charlie in vita grazie ai macchinari

Una vera e propria lotta contro il tempo, anzi contro i medici del Great Ormond Street Hospital, che si erano rivolti all’Alta Corte di Londra per ottenere il permesso di staccare i macchinari che tengono in vita Charlie. Adesso, dopo settimane di attesa, il Tribunale londinese si è pronunciato e fra breve le macchine di supporto al neonato saranno spente definitivamente. «È con la più profonda tristezza nel cuore che ho preso la decisione – ha dichiarato il giudice Francis attraverso il quotidiano The Guardian – ma bisogna permettere a Charlie di morire con dignità».

118 commenti

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  1. no a spegnere i macchinari la speranza e sempre l’ultima a morire e poi chi è il giudice x decidere sono i genitori a prendere provedimenti se spegnere o no i macchinari

  2. Il giudice non è nessuno per decidere sulla vita di un bambino qualsiasi cosa che succeda la speranza è ultima a morire
    Per un genitore c’è sempre speranza
    Il destino di questo bambino l’ho deve decidere Dio , no certo un giudice
    Povero bimbo amen