Il software che riconosce la malattia del neonato attraverso il pianto

Un gruppo di ricercatori messicani ha messo a punto un innovativo software per riconoscere la malattia del bambino a partire dall’ascolto del suo pianto. Durante i primi mesi di vita del neonato è difficile infatti capire di cosa abbia bisogno ogni volta che piange e se si stia lamentando per un problema più o meno serio. Adoperando questo nuovo dispositivo tecnologico sarà più semplice comprendere se abbia la febbre, se soffra di mal di gola o di altre patologie ben più gravi.

Il pianto del neonato rivela la malattia

I genitori alle prime armi si trovano sempre in difficoltà quando il loro neonato inizia a piangere disperatamente. Avrà solo fame oppure avvertirà un malessere o una sensazione dolorosa più o meno intensa? I neonati non piangono sempre nello stesso modo e con la stessa intensità. Conoscendo i diversi tipi di pianto, è più facile riuscire a identificare il problema che lo ha provocato. Un gruppo di scienziati messicani ha ideato uno speciale software che riesce a comprendere quale malattia o disturbo abbia il neonato ascoltando il suo pianto. Con questo innovativo sistema si riescono a individuare problemi come la perdita dell’udito o la sordità, l’asfissia e l’iperbilirubinemia con una precisione del 95% nel corso dei primi sei mesi di vita del bambino.

Gli scienziati che hanno partecipato alla creazione del software lavorano presso l’Istituto Nazionale Messicano di Astrofisica, Elettronica e Ottica e a lungo hanno studiato il pianto dei neonati che soffrono di patologie diverse. Dopo aver classificato i tipi di pianto secondo le loro caratteristiche acustiche, sono riusciti realizzare un programma capace di collegare il pianto a una specifica patologia.

La ricerca ha portato a un software che riconosce il pianto del neonato

Carlos Alberto Reyes Garcia, dottore in scienze informatiche, ha reso noto alla stampa scientifica che, dopo aver elaborato il software, lui e i suoi collaboratori hanno provveduto a testato sul pianto di bambini sconosciuti comprovandone la sua efficacia nel riconoscere le varie patologie. Il pianto dei bambini è suddivisibile in piccoli frammenti e da ciascuno di questi vengono analizzate le sue caratteristiche acustiche. Queste caratteristiche vengono confrontate con tabelle di comparazione compilate dal gruppo di scienziati dal software per identificare la presenza o meno di un eventuale patologia del neonato. In pratica con la misurazione della frequenza, delle vibrazioni, degli intervalli silenziosi e delle varie melodie del pianto, si può risalire alla malattia che interessa il bambino. Questa ricerca è un grande passo avanti soprattutto per le diagnosi precoci di tutte quelle malattie che possono essere curate con successo solo se diagnosticate tempestivamente.

Un commento

Rispondi a Elena FrattiCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *