Non solo full-time: tutte le alternative per un lavoro a misura di famiglia

Chi ha detto che essere una mamma lavoratrice significhi stare lontane dal proprio bimbo 8 ore al giorno? Oggi la richiesta di maggiore flessibilità negli orari di lavoro è sempre più presente, soprattutto per riuscire a coniugare e soddisfare le esigenze che richieste dalla famiglia e contemporaneamente quelle necessarie per mantenere il proprio posto di lavoro. Ecco dunque qui di seguito tutte le soluzioni in grado di rendere più gestibile la vita famigliare:

Per tutte le madri che vogliano avere un lavoro che le tenga occupate solamente metà giornata la tipologia del part time è la più diffusa e richiesta, in quanto permette di organizzare la propria giornata senza particolari problematiche. Che si tratti di part time orizzontale o verticale, questa soluzione permette infatti una distribuzione dell’orario estremamente flessibile, da concordare in base alle esigenze di mamma e datore di lavoro.

Grande successo, almeno in termini di popolarità, lo ha oggi il cosiddetto lavoratore freelance, libero di decidere in quali ore lavorare, gestendo autonomamente gli orari e gli impegni giornalieri. Se questa potrebbe sembrare la soluzione migliore per organizzare in modo efficace le tostissime giornate da mamma, bisogna però ricordare che quello del freelance è un settore molto precario, in cui è facile incontrare difficoltà per affermarsi ed iniziare a guadagnare.

Sempre più mamme intraprendono invece la strada del telelavoro o smartworking, svolgendo la propria attività lavorativa per via telematica. Grazie anche alla potenza dei nuovi mezzi elettronici (mail, fax, telefoni e addirittura videoconferenza) è infatti possibile per molte donne svolgere tutte le varie mansioni lavorative direttamente dal proprio pc, in qualunque luogo si trovino.

Per ottenere un giorno di riposo in più durante l’arco della settimana si può scegliere la tipologia lavorativa delle settimane concentrate, comprimendo l’orario settimanale di 40 ore suddividendolo in 4 giorni lavorativi da 10 ore ciascuno. Si tratta di una soluzione che richiede nelle mamme una buona dose di energia, ma garantisce l’impagabile vantaggio di avere un intero giorno in più da passare con il bebè, con la libertà di scegliere se utilizzarlo a metà settimana o di collegarlo al week end.

Altro modo per riuscire ad avere almeno metà della giornata libera è quella del lavoro condiviso: in questo caso due persone decidono di comune accordo di dividersi un lavoro full time in due part time, gestendone anche orari e turnazione, in modo da far conciliare le esigenze lavorative e famigliari di entrambi.

Molte volte l’ostacolo più grande delle madri è quello della concomitanza dell’inizio e della fine del turno di lavoro con quello dell’inizio e della fine delle lezioni scolastiche, proprio per questo c’è il cosiddetto tempo flessibile, che consiste nel concordare col datore di lavoro altre tipologie di orari, ed esempio iniziare e finire più tardi, oppure lavorare durante il week end (quando a casa con il bebè “è di turno” il papà).

Numerosi vantaggi, sia dal punto di vista economico sia della sicurezza, si potrebbero ottenere portando il bambino sul luogo di lavoro: attualmente però si tratta di una soluzione non sempre attuabile, privilegio di poche figure lavorative come ad esempio i rappresentanti commerciali o i professionisti che hanno a disposizione un proprio studio.

Per tutte quelle mamme che hanno invece talenti particolari come la passione per la cucina, l’abilità nella scrittura o nel disegno, o ancora amano dilettarsi nella creazione di abiti o oggetti, è possibile lavorare direttamente da casa grazie alla rete. In questo caso non c’è nessun limite alla fantasia e all’intraprendenza: le mamme che riescono a trovare la loro strada e ad affermarsi in questo campo sono le più realizzate e riescono con successo a godere dei lati migliori delle loro “due vite”.

Un commento

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  1. Carissima Chiara,come hai detto tu, oltre a tante ralte0 da modificarem ce ne sono altre molto belle: il tuo voler esrese goccia nel mare senz’altro serve da spunto di riflessione per chi puf2 fare davvero qualcosa. Il sogno di chi lavora con passione in questo settore e8 trasformare i luoghi, le iniziative e le idee “vituali” in realte0 concrete, tangibili, vere. C’e8 bisogno di gente motivata, che sappia canalizzare queste energie e trasformarle in progetti a favore di chi ha meno risorse.Sono sicura che con tenacia e impegno sarai capace di costruire belle realte0.