L’imitazione? Si impara già da neonati!

Nonostante la recente scoperta dei neuroni a specchio, un nuovo studio proveniente dall’Australia, pubblicato sulla rivista Cellar Biology, metterebbe in discussione la tesi, ritenuta consolidata, secondo cui i bambini hanno una innata capacità di imitare gli adulti.

Imitazione nei neonati: una ricerca per saperne di più

Un gruppo di ricercatori dell’Università del Queensland ha effettuato una ricerca su un campione di 106 neonati: osservandoli interagire con gli adulti, hanno cercato di scoprire, analizzando il loro comportamento mediante dati statistici, la frequenza con cui erano in grado di imitarne il comportamento.

Lo studio, che ha preso in esame neonati di età compresa tra la prima e la nona settimana di vita, fornendo loro 11 modelli da imitare (espressioni facciali, versi fonetici, movimenti delle mani, manipolazione di oggetti, etc.), ha evidenziato come, in questi neonati, l’imitazione degli adulti non fosse un comportamento volontario.

I neonati non nascono con la capacità di imitazione

 Virginia Slauter, una delle autrici dello studio, ha dichiarato che questa ricerca fornisce la conferma che i neonati non nascono con la capacità di copiare il comportamento di altre persone, ma la acquisiscono durante i primi mesi di vita. I neuroni a specchio, infatti, confermerebbero l’esistenza del sentimento di empatia anche nei bambini appena nati, ma non la loro capacità di imitazione.

Anzi, sembra che questa capacità i neonati la acquisiscano proprio attraverso il modo in cui i genitori si pongono nei loro confronti: cioè imitando le loro smorfie e i loro versetti. Saremmo noi genitori, con il nostro comportamento, ad insegnare ai bambini a copiare quello degli altri. Un altro studio effettuato dallo stesso gruppo di ricerca, infatti, ha evidenziato che che i genitori imitano i loro figli in media ogni due minuti.

Considerando questi nuovi, sorprendenti, risultati, i ricercatori hanno deciso di estendere le loro ricerche anche ai bambini fino ai 2 anni di età, per cercare di comprendere meglio come si sviluppa la capacità di emulazione.

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