Gravidanza biochimica: cos’è e come si riconosce

Avete mai sentito parlare di gravidanza biochimica? Meglio conosciuta come aborto spontaneo, arriva nelle prime settimane di gravidanza e si tratta di un’interruzione precoce della gestazione a cui segue il ciclo mestruale.

In pochi conoscono il termine gravidanza biochimica o biologica ma tutti senza saperlo sanno di che si tratta.

Meglio conosciuta come aborto spontaneo, arriva nelle prime settimane di gravidanza e si tratta di un’interruzione precoce della gestazione a cui segue il ciclo mestruale.

Vediamo di capire bene tutto quello che c’è da sapere sulla gravidanza biochimica: cosa si intende, come riconoscerla e perché accade.

Che vuol dire gravidanza biochimica

Si chiama gravidanza biochimica per distinguerla da quella clinica, la comune gestazione tradizionale che inizia e termina con la nascita del bambino.

Al contrario di una comune gravidanza, in questo caso il classico test biochimico segnala una gestazione per via della presenza di ormoni Beta HCG, ma in verità la donna non è incinta e dopo poco arriva il ciclo mestruale.

Si chiama biochimica perché allo stato di fatto la fecondazione dell’ovulo c’è stata, ma pur risultando dal test e dagli esami del sangue Beta HCG, non c’è nessun embrione.

Come riconoscere una gravidanza biochimica

Data la velocità con cui accade tutto, può capitare che una donna non si renda conto di essere incinta. La gravidanza biochimica, infatti, si conclude non oltre le cinque settimane ma si rendono conto di essere in attesa solo le donne con un ciclo molto regolare.

Si tratta di un aborto spontaneo che non viene sempre diagnosticato, perché prima di effettuare il test di gravidanza, soprattutto in caso di cicli irregolari, arriva il flusso mestruale e si pensa che sia tutto nella norma.

Come sono le perdite da gravidanza biochimica?

I segni associati possono differire notevolmente, estendendosi da crampi intensamente dolorosi a lievi sanguinamenti o persino a nessuna manifestazione evidente.

Durante una gravidanza biochimica, si possono verificare episodi di sanguinamento intenso, inclusi coaguli, o crampi di una severità superiore rispetto a quelli tipici del ciclo mestruale.

Cosa fare dopo gravidanza biochimica

In linea generale, dopo la gravidanza biochimica non bisogna fare nulla, se non aspettare che arrivi il ciclo mestruale.

Un ginecologo dovrà tenere sotto controllo la situazione per escludere il caso di gravidanza extrauterina, ma questa è l’unica accortezza che si può prendere in considerazione.

È importante sapere, però, che se dal lato fisico non ci sono ripercussioni o pericoli per la donna, un aborto spontaneo, anche se di così breve tempo, può creare un malessere psicologico nella futura mamma.

Capita soprattutto quando si sta cercando una gravidanza e non arriva, oppure se la felicità di avere un bambino è stata talmente grande da aver fatto abituare la donna in poco tempo al nuovo percorso di madre.

Le cause della gravidanza biochimica

Le principali cause di questa gravidanza sono uguali a quelle dell’aborto spontaneo, motivo per cui viene chiamata anche con questo termine. Si possono presentare due situazioni:

  • anomalie anatomiche dell’utero
  • anomalie cromosomiche fetali

Quanto aspettare dopo una gravidanza biochimica

Nella maggior parte dei casi, una gravidanza biologica (biochimica) non prevede nessun intervento medico con raschiamenti nella cavità uterina.

Il flusso mestruale che arriva dopo l’aborto scaccia via ogni residuo dell’impianto e per questo motivo, a differenza dell’aborto spontaneo non biochimico, il medico non prescrive un tempo di attesa per tentare una nuova gestazione.

La gravidanza biochimica, quindi, non lascia ripercussioni fisiche per la donna, non crea problemi d’infertilità e la donna può rimanere incinta senza problemi dopo poco tempo.

Per quanto non ci siano problemi di natura fisica, però, le ripercussioni psicologiche e il disagio di perdita del feto, potrebbero ostacolare l’arrivo di un bambino. La coppia potrebbe perdere la serenità che aveva prima di sapere dell’aborto spontaneo. Per questo  è bene rivolgersi a specialisti che possano aiutare a ritrovare l’equilibrio per fare un nuovo tentativo senza pensare al passato.

Com’è il ciclo dopo una gravidanza biochimica?

Il ciclo mestruale dopo una gravidanza biochimica riprende in modo normale.

Quante gravidanze biochimiche si possono avere?

La gravidanza biochimica, un fenomeno più comune di quanto si possa pensare, è stata oggetto di recenti studi che hanno evidenziato una prevalenza notevole, raggiungendo in alcuni casi il 50% di tutte le gravidanze spontanee.

Questa condizione, tuttavia, rimane spesso non diagnosticata in assenza di una valutazione precoce e ripetuta delle beta-hCG, un marker cruciale per la sua identificazione.

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