5 motivi per non litigare davanti ai bambini

Avere dei bambini in casa non è soltanto gioia e grandi emozioni, è responsabilità. Tra i diversi compiti dei genitori vi è quello di imparare a dosare l’emotività, a non caricare la famiglia di tensioni, a imparare a mostrare solo i lati temperati di se stessi in presenza dei figli.

Bisogna ricordare il senso di responsabilità soprattutto quando si commette qualche scivolone in famiglia. Una discussione accesa o un litigio non previsto davanti ai bambini può diventare un momento infelice per tutta la famiglia e minare la serenità e gli equilibri della casa.

Le conseguenze di litigare davanti ai bambini

Quale segnale arriva ai bambini quando due genitori litigano? Che messaggio captano e che cosa resta nella loro memoria? Per quanto possano sembrare indifferenti o con reazioni “positive” a un litigio, assistere a scenate aggressive e a liti in famiglia è diseducativo.

Far crescere un bambino in un clima familiare poco sereno crea diversi scompensi psicologi in un figlio. Insicurezza e poca autostima, possibilità di manifestare aggressività negli ambienti formativi e scolastici sono solo alcuni esempi delle conseguenze che si hanno con continue liti tra genitori.
Questo significa che un conflitto o una discussione a tavola non mina gli equilibri in famiglia, ma se i litigi tra adulti sono all’ordine del giorno, e i bambini assistono a tali litigi, bisogna correre ai ripari.

Litigare davanti ai bambini: un promemoria importante

La prima cosa da ricordare quando si litiga in famiglia è che i bambini sentono i litigi anche mentre stanno dormendo. Lo dice uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science. La ricerca evidenzia come i bambini già nel primo anno di vita sono capaci di riconoscere il tono di voce diverso dei genitori quando sono arrabbiati e c’è una lite in corso. È sempre la ricerca a spiegarci come nel sonno i bambini continuano a far lavorare il cervello e, una lite ascoltata anche mentre si dorme, può restare impressa nella mente e durante la crescita creare scompensi nel bambino, soprattutto a livello di serenità interiore.

Discutere anziché litigare davanti ai bambini

Partendo dal fatto che in determinate situazioni di fragilità è anche normale litigare, si può evitare di far assistere ai bambini alle liti tra mamma e papà aggirando l’ostacolo. Anziché litigare si può discutere, trasformare una possibile lite accesa in un’argomentazione polemica, ma comunque mite. Per quanto possa sembrare difficile, discutere anziché litigare significa:

  • abbassare il tono di voce e non urlare
  • utilizzare parole appropriate e “pulite” davanti ai bambini
  • arrivare alla soluzione del problema

Una discussione tra genitori può diventare molto più leggera se si limano gli angoli e si arriva al compromesso. Anziché partire in quarta e inveire contro l’altro, bisogna ricordare sempre che in casa c’è anche un bambino che recepisce e ascolta ogni singola parola, linguaggio ed emozione del nostro litigio.

Litigare davanti ai bambini significa anche spiegare

Se è scoppiata una lite tra genitori, se entrambi o anche solo un adulto non è riuscito a mantenere la situazione in una discussione accesa, e questa si è trasformata in un vero e proprio litigio tra grandi, dopo la lite è importante parlare con i propri figli. Spiegare, raccontare che cosa è successo, trovare le parole giuste aiuta il bambino a non restare con dubbi e fragilità, che possono creargli scompensi emotivi.
Parlare con loro utilizzando un linguaggio positivo, far capire che i genitori sono persone che possono commettere errori come tutti, scegliere le parole giuste per tranquillizzare il bambino è, invece, la soluzione migliore per migliorare la situazione.

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