Sono incinta! Come dirlo al capo?

Grande gioia in famiglia, grande ansia a lavoro: annunciare una gravidanza è qualcosa che può caricare le donne di tante piccole tensioni e insicurezze, soprattutto quando si tratta di dirlo al proprio datore di lavoro.

La paura di perdere il posto: come dire al lavoro e al proprio capo di essere incinta

La paura di perdere il posto, di essere sostituite o colpevolizzate ci riempie di dubbi, rischiando di “avvelenare” un momento che invece dovrebbe essere vissuto con serenità.

E allora respiro profondo, training autogeno e calma: dire al proprio capo che si è incinta senza scatenare una tragedia è possibile, ecco alcuni consigli su come farlo nel modo giusto.

1.  Evitare voci di corridoio

Quando decidete di comunicare la vostra gravidanza in ufficio, informate prima di ogni altro il capo. Evitate confidenze con i colleghi (a meno che non siano fidatissimi), finché la notizia non è ufficiale: se il superiore viene a sapere della cosa da terze persone e non direttamente da voi potrebbe viverla come una “pugnalata alle spalle”.

2.  Non aspettare troppo

Attendere i primi tre mesi di gestazione, per scongiurare i rischi maggiori, va bene, ma una volta che la gravidanza è certa non aspettate troppo prima di comunicare la notizia. Il capo ha diritto di saperlo per tempo, in modo da poter organizzare il lavoro in vostra assenza.

3. Trovare il momento giusto

Per annunciare che siete incinte fate in modo di creare un clima disteso: chiedete al capo un incontro nel suo ufficio, senza nessun altro, in modo da parlare con tranquillità. Ovviamente assicuratevi di parlargli in un giorno in cui non è pressato da scadenze, impegni o da qualsiasi altra incombenza che potrebbe renderlo nervoso e maldisposto.

4.  Programmare l’assenza

A mandare in ansia i capi sono le difficoltà a riorganizzare le mansioni quando una persona si assenta per maternità: andate allora dal superiore presentandogli un preciso piano di programmazione, con soluzioni pratiche sulla ripartizione del lavoro fra i colleghi, proponendovi – se necessario – di affiancarli per dare loro tutte le direttive indispensabili a mandare avanti il lavoro in vostra assenza. Chiarezza, presa di impegno, organizzazione e spirito di squadra vi faranno apprezzare ancora di più sia dal capo che dai colleghi.

 

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