Salvabebè: l’associazione contro l’infanticidio che aiuta le mamme

Ogni anno più di 400 donne partoriscono in modo anonimo per preservare i propri bambini da rischi e pericoli. “Salvabebè” è un’associazione che nasce per proteggere i neonati ed evitare spiacevoli episodi, aiutando le mamme disperate e i bimbi in difficoltà.

Salvabebè: l’associazione contro l’infanticidio che aiuta le mamme

Gli operatori rispondono 24 ore su 24 al numero verde 800283110 e attivo presso il reparto di “Terapia Intensiva Neonatale” dell’Umberto I di Roma. Il responsabile del servizio di “Trasporto Emergenze Neonatali” e referente dell’associazione racconta che negli anni hanno salvato numerosi neonati grazie ai loro interventi.

L’anonimato è tutelato e garantito poiché il numero di chi telefona non è rintracciabile. L’associazione ha a disposizione un’ambulanza con culla termica e mette a disposizione medici ed infermieri esperti pronti ad intervenire.
Maurizio Gente ci racconta una storia che l’ha molto colpito. Una donna in lacrime che telefonò qualche anno fa, disperata perché non poteva rivelare chi era il padre di suo figlio e aveva deciso di non tenerlo dopo aver partorito. Si sentiva distrutta perché doveva scegliere tra il neonato in arrivo e gli altri suoi figli che aveva già. Dopo la nascita del piccolo, però, non riuscì a lasciarlo e così decise di portarlo via, non potendo però tornare

Sono tantissime le donne ogni anno ad aver bisogno di aiuto come racconta Grazia Passeri, presidente dell’associazione “Salvabebè Salvamamme” . La maggior parte delle telefonate arrivano da donne disperate che non sanno come mantenere il bimbo, pur sapendo che vogliono tenerlo con sé. Per questo l’associazione si occupa anche delle mamme in situazioni critiche o complicate.

Grazia Passeri racconta la storia di una donna incinta, sottoposta alle continue angherie di un personaggio appartenente al mondo della Mafia che premeva affinché abortisse. Ma anche della povera studentessa che voleva lanciarsi sotto un treno con la nuova vita in grembo poiché in famiglia era certa che non avrebbero mai accettato il figlio.

“Salvabebé Salvamamme” contrasta oltre mille casi l’anno e gli operatori sperano di riuscire a sensibilizzare sul tema anche lo Stato, affinché aiuti e supporti le donne in un momento tanto particolare, e spesso difficile, come la gravidanza e la maternità.

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