Miracolo di Natale a Torino: neonato operato al cuore durante il parto

Un intervento cardiochirurgico eccezionale eseguito nell’ospedale torinese Regina Margherita ha permesso di salvare la vita ad un neonato affetto da un tumore al cuore. L’operazione è avvenuta mentre il bambino si trovava ancora attaccato alla placenta della madre, in quanto la patologia di cui soffriva non gli avrebbe consentito di respirare.

La malformazione del bambino

Gli esami effettuati in epoca prenatale avevano evidenziato che il feto era affetto da una malformazione molto grave, un tumore cardiaco molto raro che potenzialmente poteva essere letale per il bambino una volta nato. La massa del tumore infatti occupava gran parte del torace del feto e questo portava alla compressione di cuore e polmoni e quindi la loro mancata espansione non avrebbe permesso di respirare normalmente.

A questo punto il grande lavoro di squadra svolto dalla sezione diagnostica ed ecografica e dal reparto di ginecologia ha permesso di programmare un parto nel quale fosse presente e pronta ad operare una équipe multispecialistica, con una vera e propria lotta contro il tempo.

La madre, che era stata ricoverata presso il reparto di ostetricia e ginecologia è stata trattata con terapie innovative che sono state decise con una discussione collegiale di tutti i reparti interessati. In questo modo è stato quindi possibile arrivare alle 33 settimane di gravidanza, periodo minimo per poter procedere con l’intervento.

L’intervento al momento della nascita

Per l’effettuazione dell’intervento è stata preparata una sala operatoria nell’ospedale infantile, appositamente adattata per le esigenze del reparto di ostetricia, con grande collaborazione delle unità infermieristiche.

La dottoressa Donata Ciochetto e la collega Simona Sdei hanno eseguito il parto cesareo, mentre l’assistenza al neonato è stata dei dottori Elena Maggiora e Francesco Cresi che appartengono all’équipe universitaria di neonatologia.

La tecnica del parto cesareo è stata la EXIT con il neonato che è stato “intubato” mentre si trovava ancora collegato alla placenta, poi dopo il trasferimento in una sala operatoria adiacente è stato eseguito l’intervento chirurgico dal Direttore del reparto di cardiochirurgia, Carlo Pace Napoleone.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *