Le “Cose che non ho Capito” della Maternità

Poi dicono che la maternità è un affare complesso. Pieno di emozioni contrastanti, di sfide, difficoltà e imprevisti. E ti credo: io, 3 figli e quasi 8 anni di maternità compiuti, ho ancora un bagaglio mal composto di cose che sfuggono alla mia comprensione. Per favore ditemi che non sono la sola.

Per esempio mi domando:

Perché i bebè fanno sempre la cacca appena dopo che li hai cambiati: cambio d’aria? Solletico cutaneo? Provocazione? Non è dato saperlo. Quello che è certo è che hai aspettato la pappa (notoriamente stimolante) o la poppata, anche se il pannolino zeppo di pipì gridava pietà, perché sapevi, perché conosci tuo figlio, perché sta volta non mi freghi… E invece eccolo all’azione appena dopo il cambio: farla all’asciutto è nettamente più gradevole!

Quanto puoi resistere senza Sangenic: prima o poi l’hai comprato anche tu – non dirmi di no – il bidone mangia pannolini. Io l’ho preso subito, al primissimo figlio: se no come si fa?

Quanto puoi resistere con la Sangenic: prima o poi l’hai smessa anche tu – non dirmi di no: hai comprato la ricarica dei sacchetti una volta, due, venti, cinquanta. Poi ti sei arresa: ti costa più di quello che spendevi ai tempi d’oro in ceretta professionale.

Perché i bottoni automatici si chiamano automatici, se ci metto ancora mezzora per azzeccare i tre bottoni del body (un po’ più chiaro il concetto di cerniera lampo: ci metto sempre mezzora a chiuderla, ma il bambino la apre in un lampo).

A cosa serve davvero la soluzione fisiologica: a parte che te la prescrivono come acqua santa, qualsiasi sia il tuo problema, ma poi non ti spiegano come usarla, ché mica basta spruzzarla così, nel naso del piccolo. Bisogna stenderlo su un fianco, fare una narice, poi sull’altro, fare l’altra. E sì, talvolta esce qualcosa tipo l’incredibile Hulk, ma a fronte di pianti tali da produrre altre ingenti quantità di muco all’istante. Per cui, alla fine, quello che la fisiologica toglie, la tortura rimette. Mah.

Come si apre il formaggino Mio, e perché non si scioglie: che i bebè lo adorino è vero, ma le mamme no. Aprirlo è una sfida alla pazienza, scioglierlo è un atto di fede. Mescoli e mescoli, e quello che ottieni è (al massimo) di averlo scomposto in tanti, adorabili, piccoli grumetti.

Come si aprono certi bicchieri col becco: sarà che devono resistere alla forza incommensurabile dei bambini ed essere ermetici, peccato che non riesco ad aprirli neanch’io. Li chiamerei bicchieri col trucco, solo che non ho scoperto qual è.

Come si chiude il passeggino e come si monta il lettino da campeggio: purtroppo fa parte della maternità moderna. Mettiamoci l’animo in pace: abbiamo la vita più facile di un tempo ma ci vuole una gran preparazione. Oppure un marito che faccia queste cose al posto tuo.

Perché se gli tagli i capelli vengono sempre da Playmobil o omino del lego, ossia: a scodella. Il tuo piccolo è anche bravo, lo metti nella vasca, gli dai un lecca lecca, lo tieni fermo e via: sfumi sui lati, sfumi sul capo, sfoltisci, raddrizzi, regoli, spazzoli. E anche sta volta hai confezionato una scodella perfetta.

 

7 commenti

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  1. Io invece a parte il sangenic che ancora lo sogno, e menomale a questo punto, mi sa che c’ho gli stessi dubbi! Ahahah…a parte che dopo tre figli e quasi dieci anni di maternita lettino e passeggino li monto e smonto io….mio marito cerca ancora di capire come si fa….o mi prende per i fondelli! Divertentissimo…lo condivido subito…ciao Maddalena Capra Lebout

  2. Io tutti questi problemi non me li sono fatti. Il Maialino mangia pannolini mai usato, usavo le buste di plastica o adesso non so’ le buste per pannolini Ercolino. Costano meno della ricarica e li gettavo nel saccone dell’ immondizia che avevo sul balcone, basta organizzarsi