La mamma è ricoverata per Covid, l’infermiera coccola la figlia di pochi mesi

L’amore e l’umanità al tempo della pandemia si celano dietro nei gesti più semplici e spontanei. A ritrarre questo concetto c’è una foto scattata nel pronto soccorso dell’ospedale di Galantina, in provincia di Lecce, che è diventata virale in poche ore sui social network e che ritrae un’infermiera, dotata di tutti i dispositivi anti-Covid, che intrattiene amorevolmente una bimba di cinque mesi.

Mamma e bambina positive al Covid

La madre della bambina, infatti, è stata ricoverata nel reparto di malattie infettive perché positiva al Covid. Anche la piccola è risultata positiva, ma non è stata portata subito in reparto con la madre. Una separazione difficile per una madre e una figlia, specie se la bimba ha pochi mesi di vita.

Fortunatamente ci sono medici e infermieri che oltre ad essere professionisti sono anche molto umani e sensibili. Una di queste è Francesca, un’infermiera del pronto soccorso dell’ospedale di Galantina, che si è presa cura della bimba per alcune ore. La foto che ha fatto il giro del web la ritrae dietro la tuta anti contagio, che la fa sembrare quasi un extra terrestre, insieme alla bambina, seduta su un letto di ospedale. La piccola, tuttavia, non sembra spaventata. L’infermiera Francesca, infatti, ha intrattenuto la piccola giocando con quel poco che era presente nella stanza e cercando di tranquillizzarla per la lontananza dalla madre.

La foto virale

L’azienda ospedaliera di Lecce, che ha pubblicato la foto sul suo profilo istituzionale, ha precisato che si gli infermieri si stavano attrezzando per posizionare una culla nella camera della madre della piccola, in modo da tenerle insieme durante la degenza. La mamma e la bimba, infatti, sono entrambe positive al Covid e non ci sono al momento controindicazioni per farle stare entrambe nella stessa stanza. La bambina avrà sicuramente subito un trauma quanto è stata allontanata dalla madre, ma la tenerezza dell’infermiera Francesca, che va ben oltre la sua professionalità, ha contribuito a rendere l’attesa meno crudele. Il Covid in questi mesi ha mascherato le persone, in particolare medici e infermieri, ma non ha nascosto la loro umanità.