Fa nascere la sua terza figlia facendosi assistere dai due fratellini: la storia di Hollie Lau

Hollie Lau, una madre americana di Columbus, Ohio, ha scelto di avere come assistenti per il parto i due figli piccoli. La piccola Robin è venuta al mondo anche grazie all’assistenza di Charlie e Hank, di soli nove e otto anni. La donna ha scelto così di rendere l’esperienza del parto un’opportunità di crescita ed educazione per i suoi figli. Ha inoltre deciso di documentare lo straordinario lavoro dei figli durante il suo travaglio con la fotografa Hannah Spencer.

Doula: un sostegno emotivo e concreto al parto

Hollie lavora come doula, una persona che si occupa di sostenere emozionalmente e praticamente le donne in gravidanza. Di solito il ruolo di doula è assunto da una figura professionale, ma non è insolito che la donna possa scegliere di avere durante il parto una persona di fiducia come sostegno. Intervistata da “Popsugar” ha dichiarato che, una volta saputo di essere incinta, ha scelto di formare direttamente i suoi figli e di prepararli come assistenti, con loro grande gioia ed entusiasmo. Fermamente convinta che le impostazioni di genere vanno superate, ha imparato dal suo lavoro quanto sia importante normalizzare l’esperienza della nascita. I ragazzi hanno quindi avuto delle mini lezioni sul parto direttamente dalla madre, che li ha istruiti, spiegando loro cosa sarebbe successo in sala parto, cosa avrebbero visto e sentito. Tutto questo è stato possibile grazie anche al supporto di video illustrativi della nascita visti insieme.

Normalizzare la nascita: momento di cura e familiare

Anche se era ovviamente impossibile dare una formazione medica ad un bambino di 9 anni, i suoi figli hanno comunque potuto garantirle un supporto emotivo fondamentale. La loro presenza in sala parto non solo ha permesso ad Hollie di affrontare più serenamente il travaglio, ma è stata anche l’occasione di creare una opportunità straordinaria per propri figli di essere connessi come famiglia. Trasformare un’attività troppo spesso considerata da tenere “a porte chiuse” in un momento di coesione familiare: un esempio che potrebbe avere dei seguaci.