Come parlare ai neonati: l’importanza del baby talking

Se siete tra coloro che ritengono inutile parlare con in neonati dato che non comprendono il significato delle parole, è arrivato il momento di ricredervi. Parecchi studi scientifici testimoniano l’importanza di parlare coi piccoli a partire dai primi giorni di vita.

Parlare ai neonati serve

Elisa Marcheselli, psicologa e psicoterapeuta, spiega che è provato scientificamente che i neonati e i bimbi di pochi mesi traggono vantaggio da quello che, in inglese, si chiama Baby talking. Parlare ai piccolissimi, secondo diversi studi, può favorire lo sviluppo delle funzioni cerebrali. Dialogare con un neonato di pochi giorni migliora la plasticità neuronale e contribuisce a sviluppare le funzioni cognitive.

Che cos’è il baby talking

Il baby talk, tradotto in italiano con madrese o maternese, è un vocabolo della psicologia evolutiva che indica il modo e la lingua usata dagli adulti per parlare ai più piccoli. La voce con tono teatrale, l’enfasi del linguaggio, l’utilizzo di nomignoli e soprannomi, l’impiego di suoni amplificati o di intercalari fanno parte di questo modalità di discorso che tende a rendere più attrattiva e colorata la comunicazione.

Baby talk non significa storpiare le parole

L’utilizzo di toni particolari o di espressioni del viso di tipo caricaturale è decisamente utile, contrariamente all’abitudine di inserire nella conversazione parole inventate, strane o storpiate che, invece, rischiano di ritardare l’apprendimento del linguaggio corretto. Il piccolo dovrebbe affrontare uno sforzo doppio, imparare dei vocaboli per poi, con la crescita, apprendere nuovamente le parole giuste. Il baby talk non va confuso con lo stravolgimento della lingua. Parlare con un tono di voce modificato viene naturale quando ci si rivolge ai bebè, ma occorre utilizzare parole chiare e ben comprensibili. Ottime le classiche favole della buonanotte, ma di grande utilità è anche accompagnare le azioni quotidiane: ora ti cambio, adesso ti faccio il bagnetto. Ballate e cantate con il bimbo in braccio, elencategli le diverse parti del corpo. Tutto serve per incrementare l’attività cerebrale