Boom di allergie: colpiti 4 bambini su 10

La Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica lancia un allarme: sarebbero 4 bambini su 10 a soffrire di allergie. Una situazione che va affrontata, a cominciare dal prossimo congresso che si terrà ad aprile. Ospite d’eccezione in collegamento virtuale, l’immunologo Anthony Fauci.

Siap: aumenta la percentuale delle malattie allergiche pediatriche

Sono sempre di più i bambini al di sotto dei 14 anni che sviluppano un’allergia più o meno grave. Arriverebbero addirittura alla percentuale del 40%, quasi uno su due.
È quanto afferma il professor Marseglia, presidente Siap e direttore della clinica Pediatrica dell’Università di Pavia.
Reazioni cutanee come la dermatite atopica ad esempio, un’allergia che interessa la pelle e che testimonia l’irritazione a carico del sistema immunitario.
Ancora, manifestazioni asmatiche o respiratorie, che invece di scomparire tendono a cronicizzarsi se non ad aumentare.
Di certo, continua Marseglia, la genetica svolge un ruolo importante, ma l’inquinamento ambientale può detonare allergie latenti che si sarebbe potuto contenere.

Il caso della Germania e delle allergie separate del muro

Il ragionamento del professore parte dal presupposto che un organismo geneticamente predisposto all’allergia può anche non accorgersene se vive in un ambiente sano e non inquinato. Se però quello stesso organismo è esposto ad inquinanti ambientali, può manifestare reazioni allergiche anche gravi.
Lo dimostrano due cose: la prima è il fatto che in Paesi meno inquinati come l’Africa le allergie sono molto ridotte.
La seconda prende spunto dal caso del muro di Berlino.
Fino a quando il muro era eretto, chi viveva nella parte più occidentale, era statisticamente più allergico, mentre chi risiedeva nella zona est, meno inquinata, aveva altri disturbi.
La scienza è impegnata nel trovare soluzioni efficaci, e una speranza arriva da quella che si chiama ‘medicina di precisione’, spiega Marseglia. Con gli anticorpi monoclonali infatti, quasi intelligenti, si potrebbe approcciare anche il campo delle allergie infantili, soprattutto di quelle gravi e invalidanti.