Bambini e alimentazione: una scuola di Bergamo inserisce il menù veggie

Oggigiorno, sono sempre più numerose le persone che scelgono, per motivazioni di tipo ideologico, etico o per questioni legate alla salute, un’alimentazione di tipo esclusivamente vegetariano o vegano.

Il dibattito, negli ultimi tempi, si è però maggiormente concentrato sull’applicabilità e salubrità di tali diete in età pediatrica e i pareri si sono ovviamente spaccati: numerosi coloro che sostengono come una dieta 100% vegetale non sia adatta ai bambini in età di sviluppo; altrettanti coloro che, al contrario, la sostengono favorevolmente e, anzi, la incentivano come scelta ottimale per una corretto crescita psico-fisica.

È dunque necessario fare chiarezza, prendendo in considerazione gli studi più attuali, autorevoli e competenti condotti dai comitati scientifici, ospedalieri e pediatrici.

Bambini e dieta vegetale: pro e contro

La dieta in età pediatrica deve essere equilibrata e sana, completa e varia: questi sono i quattro assiomi imprescindibili dai quali dovrebbero partire tutte le riflessioni sull’alimentazione quotidiana dei bambini.

A livello di macro-alimenti, le differenze maggiori tra dieta vegetale e dieta onnivora riguardano le fibre, i carboidrati e le proteine.

In generale, si potrebbe affermare che, mentre le diete plant based risultano particolarmente ricche di fibre e carboidrati, quelle onnivore siano comunemente più povere di vitamine e fibre, a fronte di un maggiore apporto proteico.

È chiaro come ogni eccesso risulti, a suo modo, controproducente: è necessario, dunque, pianificare attentamente ogni tipo di dieta, equilibrandola con il corretto apporto di tutti i macro e micro-alimenti: solo da una loro perfetta sinergia può derivare, infatti, un corretto supporto alimentare.

Tuttavia, mentre ormai sono state ufficialmente riconosciute tutte le conseguenze nocive di una dieta extra-proteica, non risultano controindicazioni particolari all’eccessivo consumo di vitamine e fibre di tipo vegetale: come a dire che tra le troppe e troppo poche verdure, sia sicuramente meglio propendere sempre per la prima soluzione.

Di contro, è stato dimostrato come i bambini con alimentazione 100% vegetale (soprattutto nei primi sei anni di vita) necessitino, in alcuni casi, di un supplemento proteico e di vitamina B12 (presente soprattutto nella carne): l’abbondanza di fibre e carboidrati ha infatti, talvolta, evidenziato una riduzione della densità energetica nei valori sanguigni e un peggioramento nell’assimilazione di alcuni nutritivi.

Questa problematica è, comunque, facilmente aggirabile mediante l’integrazione e l’implementazione quotidiana di cereali e legumi (anche sotto forma di farine) e attraverso alcuni semplici escamotage “culinari”, come, ad esempio, la lievitazione acida del pane (ottenuta grazie all’impiego del cosiddetto lievito madre), l’ammollo dei cereali e dei legumi prima della loro preparazione (che, oltre alla pulizia, garantisce l’eliminazione dell’acido fitico, responsabile del rallentamento di assorbimento dei minerali) o la limitazione di cibi e alimenti integrali.

Bergamo e il progetto pilota “SalvaClima a tavola”

Sulla scia dell’entusiasmo dei vari progetti internazionali e americani, anche in Italia, a partire dall’anno scolastico in corso, sono stati avviati alcuni progetti pilota che hanno previsto, all’interno dei menù delle mense scolastiche di scuole primarie e secondarie, una giornata completamente veggie.

Questo allo scopo di promuovere, anche tra i più piccoli, stili di alimentazione più sani e variati, rendendoli allo stesso tempo consapevoli di come, da un piccolo gesto personale, possa derivare un grande cambiamento collettivo, in grado di giovare anche all’ambiente e alla natura.

Si può quindi affermare come una dieta vegetale, equilibrata e variata, sia in grado di apportare tutti i nutrimenti necessari al corretto sviluppo dei bambini in età pediatrica, agevolandone la crescita senza alcun tipo di controindicazione.

Uno stile di vita vegetariano o vegano non rappresenta, perciò, alcun pericolo per la salute né dei bambini, né delle donne in gravidanza o in allattamento: anzi, se possibile, è in grado di prevenire numerose patologie metaboliche, allergie e intolleranze, apportando di fatto molti più vantaggi e benefici che disagi e malesseri.

La dieta vegetale per i bambini è ormai assolutamente avvallata dai più autorevoli organi di settore e, se possibile, finanche incentivata: oltre ad aver mostrato effetti benefici sull’organismo, è stato infatti evidenziato come un ridotto apporto di proteine animali possa avere effetti notevoli anche a favore dell’ambiente, con una riduzione delle emissioni di CO2 e una diminuzione degli agenti inquinanti connessi sia con l’allevamento e la produzione delle carni, sia con la loro cottura e preparazione.