Australia, mamma partorisce tre gemelli omozigoti: per la scienza una gravidanza fuori dall’ordinario

Un parto trigemellare e con tutti e tre i bebè che hanno lo stesso DNA: è quanto accaduto in Australia negli scorsi mesi dato che una mamma del Nuovo Galles del Sud ha dato alla luce tre gemelli omozigoti, un evento più unico che raro in campo scientifico e che ha una bassissima probabilità di verificarsi.

Il parto dei gemelli omozigoti

Il lieto evento risale oramai allo scorso maggio, ovvero nel pieno della prima ondata della pandemia da Covid-19, ma è diventato di pubblico dominio solo nei giorni scorsi grazie al post su Facebook di Allana Allard, una donna di origini scozzesi ma da tempo trapiantata in Australia: la neo mamma infatti ha partorito tre gemelli omozigoti, ovvero tre bebè perfettamente identici tra di loro dal momento che presentano lo stesso DNA. La notizia ha presto travalicato i confini del continente australiano e sta avendo ancora più risalto sui media internazionali dal momento che la probabilità che si verifichi un caso del genere è di una ogni 200 milioni di parti.

La sorpresa dei medici e la reazione dei genitori

Come si apprende dal post della signora Allard e dalle interviste che la neo mamma ha rilasciato, al momento i tre gemellini Jaxon, Zac e Zavier stanno bene anche se per via delle stringenti norme sanitarie dovute al Coronavirus sono rimasti per le prime tre settimane in ospedale senza che i famigliari della donna e di suo marito potessero vederli. “All’inizio eravamo shoccati, poi abbiamo accolto con entusiasmo l’idea” ha spiegato Allana, raccontando la sua sorpresa nell’apprendere che erano tre i piccoli cuoricini a battere nel suo grembo. Lo stesso stupore provato dai medici scoprendo qualche settimana dopo il parto che i tre gemellini erano anche identici dal punto di vista genetico: all’inizio i genitori avevano ravvisato delle somiglianze solo tra Jaxon e Zac (che hanno condiviso la stessa camera gestazionale e anche la placenta, a differenza di Zavier che ne aveva una tutta per sé) ma i test sul DNA effettuati in seguito attraverso i tamponi hanno rivelato che i tre neonati erano di fatto omozigoti.