
L’adozione di un bambino è un gesto nobilissimo che sempre più famiglie decidono di compiere. Dopo aver abbozzato l’idea, settimana dopo settimana matura e si fa sempre più concreta e tangibile la voglia di donare parte del proprio amore per crescere un bambino: dal dire al fare, però ci passa di mezzo la burocrazia e un lungo iter che tutte le coppie che vogliono adottare un bambino devono intraprendere.
Adozione: come funziona l’iter burocratico per i futuri genitori
Infatti, a tutela del bambino da adottare, la legge italiana prevede una serie di requisiti oggettivi e il superamento di esami presso i servizi sociali per poter permettere alle coppie di adottare un bambino.
Più nello specifico, i futuri genitori devono essere sposati da almeno 3 anni; nel caso in cui il matrimonio duri da meno di tre anni devono essere in grado di dimostrare di aver convissuto stabilmente prima del matrimonio per almeno tre anni. La loro età deve essere maggiore di quella del bambino di almeno 18 anni, ma non più di 45 anni.
Come adottare un bambino: l’esame di idoneità all’adozione
Oltre a questi requisiti oggettivi, la coppia viene sottoposta a un esame di idoneità per l’adozione, svolto dai servizi sociali del Comune di residenza.
Per l’esame, i futuri genitori devono avanzare la domanda al Tribunale dei Minorenni, allegando diversi documenti, fra cui la copia del casellario giudiziario e della busta paga: entro 4 mesi dalla ricezione della stessa, i servizi sociali indagano approfonditamente le motivazioni che hanno spinto la coppia a decidere di adottare un bambino e analizzano la situazione psicologica dei coniugi e le dinamiche relazionali che regolano la loro vita familiare.
Una volta concluso l’accertamento, il Tribunale può emettere un decreto di idoneità per l’adozione: in questo caso, nei mesi successivi potrebbe essere individuato il minore che ha maggiori compatibilità con la coppia e che verrà dato in pre affidamento per un anno. Al termine dell’anno, se sussistono tutte le condizioni, il minore potrà essere adottato, divenendo anche di diritto figlio della coppia.
ma quando il figlio è naturale tutti questi controlli non ci sono… li dovrebbero fare, anche dopo la nascita!Si parla tanto di equiparazione dei diritti e poi chi ha la possibilità e lo stomaco per farlo il bambino se lo compra e ciaone, mentre quelle coppie meravigliose che decidono di adottare un bambino sono sottoposte alla inquisizione. Bha, come è strano il mondo!