Partita Iva: in maternità anche senza smettere di lavorare

Il disegno di legge sul lavoro autonomo prevede delle significative novità per le lavoratrici a Partita Iva in maternità e che non risultano iscritte a un albo professionale; esse infatti potranno fruire di una indennità pari all’80% del reddito mensile senza tuttavia essere costrette a smettere di lavorare. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la nuova normativa.

Novità per il congedo di maternità per lavoratrici autonome

Secondo quanto previsto dal nuovo DDL sul lavoro, che sarà prossimamente esaminato dal Parlamento, le neo mamme lavoratrici autonome e non iscritte a un albo professionale non saranno più costrette a sospendere la propria attività lavorativa nei  mesi di maternità, come capita invece, a buon diritto, alle dipendenti. Insomma la loro situazione si allineerà a quella delle altre lavoratrici autonome del commercio, dell’artigianato o che sono iscritte ad un albo, le quali hanno già la possibilità di non smettere di lavorare, qualora sia necessario, nel periodo in cui percepiscono l’indennità prevista per la maternità.

Per il padre lavoratore autonomo, l’indennità di paternità, pari all’80% della retribuzione giornaliera, è riconosciuta in situazioni specifiche quali:

  • Morte o grave infermità della madre;
  • Abbandono del bambino o mancato riconoscimento del neonato da parte della madre;
  • Affidamento esclusivo del bambino al padre.

Congedo parentale esteso da 3 a 6 mesi

Dopo aver esaurito il periodo obbligatorio di maternità, la lavoratrice autonoma può accedere a tre mesi aggiuntivi di congedo parentale, con relativa indennità, entro il primo anno di vita del bambino. Durante questo periodo esteso, l’indennità è ridotta dall’80% al 30% della retribuzione giornaliera, la quale è determinata annualmente a seconda della categoria lavorativa.

Il congedo parentale, oltre a passare da 3 a 6 mesi, prevede anche che il periodo di fruizione sia esteso fino ai primi tre anni di vita del figlio della lavoratrice (fino a oggi, invece, il termine di scadenza era il compimento del primo anno del bambino). Notiamo, inoltre, che la nuova normativa estende il congedo parentale anche ai papà.

Nuove tutele in caso di malattia

Un’altra importante novità introdotta dal DDL consiste nel fatto che il lavoratore autonomo, in caso sia costretto da una malattia che si protrae oltre un mese a interrompere la propria attività lavorativa, avrà il diritto di sospendere il versamento degli oneri previdenziali.

Grazie al nuovo disegno di legge sul lavoro autonomo, in conclusione, sono state estese anche alle titolari di partita Iva non iscritte a un albo professionale tutte le tutele già previste dal legislatore in materia di sicurezza e salute sul posto di lavoro.

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