Cos’è e come si misura la temperatura basale

La temperatura basale è la temperatura interna del corpo rilevata in condizioni basali o di riposo (al mattino prima di iniziare ogni tipo di attività). La sua misurazione viene solitamente adoperata come metodo naturale per conoscere il momento esatto in cui avviene l’ovulazione, quest’ultima non sempre regolare. È sia un metodo contraccettivo che un metodo utile per programmare una gravidanza o, come avviene in molti casi, può essere adoperato unicamente per conoscere il proprio ciclo mestruale.

Per misurare la temperatura basale occorre: un termometro e un grafico. Il termometro può essere acquistato in una qualsiasi farmacia e può essere specifico (con tacche distanziate per una lettura facilitata) oppure classico (digitale). Può essere adoperato per via rettale o per via vaginale. La misurazione per via rettale è però più affidabile; quella vaginale, anche se più comoda, può venire alterata dalle infezioni vaginali.
La temperatura rilevata deve essere registrata su un grafico. Il grafico deve avere un asse verticale su cui segnare la temperatura e un asse orizzontale sul quale apportare i giorni del ciclo.
La misurazione va effettuata ogni giorno, all’inizio del ciclo mestruale oppure al termine, avendo cura di segnare il valore esatto con ogni decimo di grado. Precisamente va effettuata ogni mattina, prima di alzarsi dal letto e dopo aver dormito almeno tre ore di fila. È preferibile però eseguirla sempre alla stessa ora con una variazione di massimo mezz’ora e sempre prima della 8: la temperatura presa dopo le 8 risulta più alta.

Inizialmente, all’inizio del ciclo mestruale nella fase follicolare o preovulatoria, la temperatura è bassa (circa 36,2-36,5 °C), si abbassa ulteriormente per un giorno fino a subire un rialzo improvviso nei giorni successivi durante la fase luteinica o postovulatoria (37° C). Il rialzo della temperatura è causato dal progesterone, un ormone prodotto dal follicolo che rilascia l’ovulo. La fase di abbassamento e rialzo della temperatura corrispondono al momento dell’ovulazione. Se la temperatura rimane elevata anche nei giorni successivi significa che c’è una gravidanza in corso, al contrario se si abbassa la fecondazione non c’è stata.
Tuttavia ci sono alcuni fattori che possono influenzare la temperatura basale e di cui occorre tener conto: misurazione in orari differenti, utilizzo di termometri diversi nello stesso ciclo mestruale, infezioni vaginali, influenza, febbre, raffreddore, uso di bevande alcoliche, uso di medicinali e di ormoni.

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