Scoperta la proteina dell’istinto materno

Pubblicato sulla prestigiosa rivista Cell Reports uno studio che ha rilevato nei topi una proteina che stimola l’istinto di protezione, la calcitonina.

Giappone: lo studio sull’istinto materno

In Giappone, e precisamente nel ‘RIKEN Center for Brain Science’, alcuni scienziati hanno condotto uno studio che è stato poi pubblicato sulla rivista ‘Cell Reports’. Scopo di questo studio era capire quale fosse il meccanismo ormonale e chimico che stimola nelle madri l’istinto di protezione verso i figli. Il risultato si chiamacalcitonina‘, una proteina che induce l’istinto materno e fa sì che le mamme si prendano cura della prole.
Lo studio è stato realizzato sui topi in questa prima fase, ed è stato svolto da un team di ricercatori coordinati dal dottor Kumi Kuroda.

I risultati della ricerca sull’istinto di protezione

I risultati di questo studio hanno mostrato chiaramente come
i neuroni del cervello, e precisamente dell’area denominata proencefalo, mostrino sulla loro superficie i recettori specifici per la calcitonina.
Studiando in particolare i geni, il team ha cercato di capire quali fossero quelli che si attivavano quando le madri mostravano il comportamento di accudimento.
Proprio la calcitonina, espressa dai geni del proenecefalo, era più elevata in termini quantitativi nelle madri che avevano appena partorito e che si mostravano più accudenti.
La controprova è arrivata quando si è provato ad inibire i neuroni, che quindi non si legavano più alla proteina.
Ebbene, il risultato è stato la sospensione dei comportamenti di accudimento.
Un esperimento pratico ha chiarito ancora di più il ruolo di quella proteina e dei recettori implicati.
I topini appena nati sono stati messi infatti in situazioni di pericolo, cosa che ha subito allertato le madri.
Quando però i recettori della calcitonina sono stati nuovamente inibiti, ecco che le madri hanno agito con molta lentezza, quasi senza sentire la spinta protettiva.