La matematica non è un’opinione: la maggioranza delle donne ha il suo primo ciclo a 12 anni e l’ultimo attorno ai 51 anni. In questi quasi 40 anni di mestruazioni, considerando 12 cicli annuali, di 5 giorni di durata e con il consumo di 6 assorbenti al giorno, quale è il costo per gli assorbenti igienici nel corso della vita di una donna?
Ipotizzando 0.20 € circa un assorbente, i conti sono presto fatti: circa 3000 €. Una cifra che, spalmata su 40 anni, per molte donne non è un problema economico, ma che per molte altre in difficoltà finanziarie non è certo uno scherzo.
In questo senso, quindi, in Gran Bretagna è stata lanciata una petizione perché lo Stato passi gratuitamente assorbenti e tamponi alle donne che non possono permetterseli.
La campagna, lanciata da Susannah Hunt, vorrebbe rendere gratuitamente accessibili dei beni primari per la salute della donna che, invece, al momento costano in Gran Bretagna circa 90 sterline all’anno, pari a 7 sterline al mese.
L’iniziativa Free the Period non è la prima nel suo genere: da più parti nel mondo si è sollevato il problema della tassazione degli assorbenti. Negli States i singoli Stati applicano una tassazione differente, mentre in Francia dopo diverse discussioni lo Stato ha deciso di abbassare l’IVA al 5,5% dal 20%. In Europa, l’Irlanda è l’unico Paese a non tassare questi prodotti.
In Italia, un po’ di tempo fa, si era parlato della questione, ma il tutto si è risolto con un nulla di fatto, non riuscendo quindi ad abbassare la tassazione dal 22% al 4%, applicata ai beni di prima necessità.
Il punto, precisano i sostenitori di queste campagne, è che non è solo un problema femminile, ma riguarda tutta la società: anche padri, mariti e compagni devono sostenere i costi della tassazione degli assorbenti e, quindi, l’abbassamento dell’IVA non sarebbe una conquista di genere, ma per tutta la collettività.