26 bambini ricevono il battesimo da Papa Francesco

Il battesimo dei nostri figli è un momento emozionante il cui ricordo ci accompagna per tutta la vita. Immaginate per un solo momento se a officiare questo rito tanto importante fosse… Papa Francesco: sarebbe tutto ancora più speciale, vero?

È proprio quello che è successo lo scorso 10 gennaio a 26 bambini che hanno ricevuto il loro primo sacramento da uno dei pontefici più amati di sempre. Nel giorno della festa del battesimo di Gesù, 13 bambini e 13 bambine sono diventati ufficialmente figli di Dio all’interno della Cappella Sistina, tra le braccia dei loro emozionatissimi genitori. Alcuni dei bimbi, neanche a dirlo, si chiamano Francesco e Francesca proprio in onore del Papa.

Il pontefice ha messo l’accento, durante l’omelia, sull’importanza del trasmettere la fede ai propri figli come un dono prezioso, un’eredità grandissima. E  anche in questa occasione, il papa ha stupito i presenti con un messaggio a dir poco inaspettato.

Fin dal suo arrivo in Vaticano, Francesco ci ha abituato a un’apertura mentale che non avevamo mai riscontrato all’interno dell’istituzione della Chiesa, guadagnandosi così la benevolenza non solo dei fedeli, ma anche di tanta gente che non nutre alcuna fede cristiana ma che non è rimasta immune al carisma di questo ex prete delle periferie argentine.

Stavolta ciò che ha attirato l’attenzione del pubblico e dei giornalisti è stato un particolare invito rivolto dal papa alle mamme dei bambini, una volta che questi, uno dopo l’altro, hanno iniziato a piangere durante l’omelia: «Se i vostri figli piangono perché hanno fame, sentitevi libere di allattarli anche qui».

In un’epoca in cui, nonostante la modernità di usi e costumi, l’allattamento è visto ancora come qualcosa di privato, da fare in disparte e considerato addirittura sconveniente in determinati contesti, queste parole fanno un certo effetto. Un gesto come quello di allattare il proprio bambino dovrebbe in fondo essere visto per quello che è: qualcosa di assolutamente naturale da poter fare ovunque, ovviamente con una certa dose di discrezione.

Che l’invito del papa possa favorire uno sguardo più aperto sulla questione e insegnare a vedere nell’allattamento qualcosa da non nascondere? Ce lo auguriamo.

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