Toccare il pancione? Può dare fastidio

Veder crescere il pancione nell’arco dei nove mesi è qualcosa a dir poco emozionante: ti rendi conto con il passare delle settimane che il suo volume aumenta, e che la vita dentro di te si sta perfezionando poco a poco.

Sappi però che quel pancione che cresce non è bello da vedere solo per te, ma che le persone che ti stanno intorno provano istintivamente l’impulso di accarezzarlo, proprio come fai tu di continuo e come sicuramente farà il tuo partner.

Il tuo ventre tondo è una specie di calamita per familiari, amiche e, ahimè, a volte anche per persone che non conosci bene, ma che non si sottraggono all’istinto di toccarlo. Si tratta di un gesto d’affetto nella maggior parte dei casi, di curiosità in altri, ma siamo sicuri che toccare il pancione non possa dare fastidio?

Se molte donne non mostrano alcun problema a condividere questo evento così personale con gli altri e anzi ne sono segretamente orgogliose, a molte altre il contatto delle mani altrui sul pancione non piace proprio.

In quest’ultimo caso, come farlo capire senza sembrare antipatiche o offensive?

Non è per niente facile, perché si rischia di risultare maleducate e anche un po’ scontrose. Tutto dipende da chi abbiamo di fronte: se si tratta di una persona che conosciamo bene, come un’amica o un familiare, sarà ben più facile spiegare il nostro senso di fastidio ogni volta che una mano che non sia quella del partner si appoggia sul nostro ventre.

Il problema si pone quando invece ad avvicinarsi alla nostra pancia è qualcuno con cui non abbiamo molta confidenza, e in quel caso non resta altro da fare che trovare una motivazione plausibile per farla desistere dal gesto. Per esempio potremmo dire che il nostro bambino, avvertendo la mano, si agita e quindi preferiamo tenerlo tranquillo, o semplicemente che non ci piace che ci tocchino la pancia perché infastidisce noi, a patto di usare un tono gentile e pacato. Probabilmente qualcuno potrebbe non capire o restarci male, ma in fondo meglio essere dirette che provare fastidio o disagio in una fase tanto preziosa nella vita di una futura mamma.

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