La salute e le malattie del bambino che va all’asilo nido

Il mestiere di genitore, tra le altre cose, implica prendersi cura della salute dei propri figli. Ovviamente tutte le mamme ed i papà provano ansia quando il bambino si ammala, specie nei primi anni di vita e quando questo viene esposto per la prima volta alle condizioni degli ambienti esterni, come l’asilo nido. Eppure i pediatri consigliano di non farsi prendere dal panico: le prime inevitabili malattie che si contraggono durante questa fase contribuirebbero a rafforzare il sistema immunitario dei piccoli, rendendo in seguito il loro organismo più resistente contro gli agenti patogeni che incontreranno in futuro.

Le malattie della prima infanzia: un passaggio obbligato?

La scelta di iscrivere il bambino all’asilo nido comporta il rischio di esporlo a diverse malattie, che possono includere il semplice raffreddore fino ad arrivare ad affezioni più difficili da gestire, quali scarlattina o varicella. La non obbligatorietà della vaccinazione all’asilo nido, combinata alla diminuzione del numero di bambini vaccinati, contribuisce ad aumentare il rischio di contrarre le affezioni, fattore che alimenta la preoccupazione da parte dei genitori.

Sebbene queste ansie possano apparire giustificate nel momento in cui si presenta la malattia, gli esperti invitano a contestualizzarle in un’ottica a lungo termine. I pediatri appartenenti alla SIPPS (la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) sottolineano che le malattie contratte durante i primi anni di vita, e specialmente quelle sviluppate nel contesto dell’asilo nido, tendono a rafforzare il sistema immunitario dei bambini, che si troveranno quindi maggiormente preparati ad affrontare sollecitazioni virali più consistenti negli anni a venire. Secondo il parare dei medici, questa esposizione precoce costituirebbe quindi una sorta di palestra in grado di allenare l’organismo dei piccoli a reagire con efficacia agli agenti patogeni esterni. In assenza di questa fase, i rischi di ammalarsi durante il periodo della scuola dell’infanzia e della scuola elementare si moltiplicherebbero. È per questo motivo che proprio gli stessi pediatri invitano i genitori a non eccedere con misure precauzionali dettate dall’ansia e dal desiderio di voler proteggere a tutti i costi la salute dei figli: nel medio-lungo termine, tali rimedi non farebbero che nuocere ai bambini.

Malattie all’asilo nido: due precauzioni importanti

Le raccomandazioni dei pediatri includono inoltre due prassi da tenere in considerazione. La prima, legata alla riflessione indicata in precedenza, riguarda la moderazione nell’uso di medicinali, soprattutto gli antibiotici: è bene ricordare che le affezioni che interessano il bambino nei primi anni di vita sono di origine virale e non richiedono quindi il ricorso ad una terapia di tipo antibiotico.

La seconda raccomandazione concerne il periodo di reinserimento del piccolo una volta superata la malattia: al fine di proteggere sia il bambino che gli altri piccoli della comunità dell’asilo, è opportuno non forzare i tempi, assicurandosi che l’affezione abbia fatto il suo intero corso. Per ultimo, un doveroso consiglio dettato dal buon senso: evitare sempre il fai-da-te e rivolgersi invece ad un pediatra.

14 commenti

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  1. Mi sembra un Post vecchio…ora c è obbligo dei vaccini…e che poi ci sia scritto che un bimbo nei primi anni di vita non abbia bisogno degli antibiotici mi sa proprio di cazzata… vanno curati altroché,!