Bonus mamme disoccupate: come ottenerlo e cosa prevede?

Tra gli incentivi erogati dall’INPS a sostegno delle figure genitoriali, il bonus mamme disoccupate 2022 risulta in primo piano.

Passo dopo passo, vedremo come presentare istanza e ottenere un beneficio che può aiutare le mamme in difficoltà a vivere la gravidanza, la nascita e il puerpuerio un po’ più serenamente.

Bonus INPS per mamme disoccupate: quali sono i requisiti?

Il bonus a favore delle mamme previsto dall’INPS è rivolto alle donne in stato di gravidanza, che partoriranno entro il 31/12/2022, e alle neomamme dal 01/01/2022.
I termini temporali rappresentano il principale requisito indispensabile per presentare la domanda relativa al bonus.

Inoltre, le richiedenti devono soddisfare almeno una delle seguenti condizioni:

  • non percepire la NAsPi (indennità di disoccupazione);
  • essere disoccupate;
  • se occupate, avere un’attestazione ISEE non superiore a 17.747,58.

Tra i requisiti indispensabili per effettuare la richiesta del bonus mamme disoccupate 2022 rientra anche il possesso della residenza in Italia, e precisamente nel Comune in cui l’istanza è presentata, oppure cittadinanza UE o extra UE con permesso di soggiorno.

A chi è rivolto il bonus 2022 per le neomamme senza un’occupazione?

Il bonus, quindi, è rivolto alle mamme, tra cui le casalinghe, che non usufruiscono del congedo di maternità previsto dall’INPS, sia perché non occupate, sia perché non percepiscono i contributi minimi.

L’incentivo è rivolto anche a coloro che hanno ottenuto in affido oppure hanno adottato un figlio, sempre nel periodo che intercorre tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022.

Il bonus maternità dell’INPS ha l’obiettivo di supportare le mamme che si trovano in temporaneo stato di difficoltà economica, incrementata dal fatto che stanno per dare alla luce un figlio o, se è già nato, si trovano nel puerpuerio.

Quanto dura il bonus dedicato alle mamme in stato di disoccupazione e quali sono gli importi?

La durata del bonus INPS per le mamme disoccupate è di 5 mesi.
L’importo mensile massimo è di 354,76 €, per un totale erogabile di 1.773,65. Rispetto al 2021, si registra un lieve incremento, laddove il bonus, in precedenza, era di 348 €.
Come si può vedere, l’incentivo non è, di per sé, risolutivo di una situazione economica precaria, ma rappresenta un sostegno temporaneo alle mamme in difficoltà.

I documenti necessari per richiedere il bonus mamme INPS 2022

Una volta accertato di possedere tutti i requisiti richiesti dalla normativa, per inoltrare la domanda è necessario munirsi della seguente documentazione:

  • documento di identità in corso di validità di chi fa la richiesta;
  • codice fiscale della richiedente;
  • se la cittadinanza è extra UE, permesso di soggiorno;
  • attestazione ISEE aggiornata;
  • autocertificazione compilata e firmata, in cui si dichiara di possedere i requisiti indispensabili;
  • IBAN relativo al conto corrente bancario o postale su cui ricevere l’accredito del bonus.

Con questi documenti sarà necessario recarsi presso il Comune nel quale si è stabilita la propria residenza, secondo le modalità previste dagli uffici.
A questo proposito, è utile verificare giorni e orari di ricevimento sui siti istituzionali dei rispettivi Comuni di residenza.
Una volta presentata la domanda al Comune, i funzionari preposti la inoltreranno all’INPS in modalità telematica.

Alcuni consigli utili prima di inoltrare la domanda del bonus mamme 2022

Per quanto riguarda il nascituro o il bambino appena nato, è importante sottolineare che, ai fini della presentazione della domanda, è possibile presentarla entro 6 mesi dal parto.

Ad esempio, se una donna ha dato alla luce suo figlio il 28 agosto 2022, avrà tempo fino al 28 febbraio 2023 per inoltrare la documentazione al Comune.

In ogni caso sarebbe opportuno non attendere i giorni prossimi alla scadenza, poiché la lavorazione della pratica può richiedere fino a 30 giorni.
L’accredito dell’importo erogabile sarà accreditato sul conto corrente bancario o postale indicato sulla domanda del bonus.
Per questo motivo, è raccomandabile verificarne la correttezza prima dell’inoltro, onde evitare disguidi e complicazioni.

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