Raoul Bova papà full time: sensi di colpa?

Se seguite le cronache mondane, ricorderete sicuramente la tormentata vicenda che ha visto Raoul Bova lasciare, dopo anni di matrimonio, Chiara Giordano, moglie da 10 anni e madre dei loro due figli, Alessandro e Francesco. Una separazione che ha dominato le pagine rosa dei rotocalchi per settimane, a cui è seguita la storia d’amore di Raoul con la giovane attrice e conduttrice tv, Rocío Muñoz Morales, classe 1988.

Gli ingredienti perfetti per far passare il bel e amato Raoul Bova da principe delle favole e sogno a occhi aperti di molte donne italiane in un rovina famiglie che, stanco della moglie e madre dei suoi figli, abbandona tutto per amore di una venticinquenne.
Le ultime notizie che riguardano Raoul Bova potrebbero riabilitare la sua figura e fargli riacquistare diversi punti agli occhi delle sue fan: il famoso attore romano ha dichiarato di volersi prendere un anno sabbatico per dedicarsi completamente alla piccola Luna, nata lo scorso dicembre dall’amore con Rocío Muñoz Morales.

Insomma, Raoul Bova appenderebbe al chiodo (temporaneamente) la sua carriera per dedicare maggiore tempo ed energie alla famiglia e, in particolare, ai suoi figli (Alessandro e Francesco, nati dall’unione con Chiara Giordano e la piccola Luna).

La storia di Raoul Bova ci permette di riflettere su un tema abbastanza delicato: un uomo (ma anche una donna) può ben essere al momento stesso un ottimo padre, pur essendo un partner dal comportamento opinabile. Un tema che, spesso, in fase di divorzi e separazioni tende a essere sottovalutato e che porta, per il rancore e la rabbia, a dare un giudizio negativo su tutta la linea a un uomo (o una donna), prendendo come parametro unico e incontestabile il suo comportamento con il partner, pregiudicando anche la serenità e l’armonia del rapporto padre (madre) – figli.

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