I primi passetti del bebè, un traguardo importante

Per mamma e papà è sempre una grande emozione quando i loro piccoli iniziano a muovere i primi passetti, ma sono tante le domande che i neogenitori si fanno su questo delicato momento. A rispondere ad alcuni di questi quesiti, ci ha aiutato il dottor Alberto Villani dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma.

Primi passetti: come e quando?

Prima di imparare a camminare, molti bambini iniziano a gattonare e quest’attività comincia generalmente tra i 6 e i 12 mesi. Tuttavia, come spiega il dott. Villani, ogni bambino ha un suo personale processo psicomotorio e il gattonamento non è un requisito indispensabile per iniziare a muovere i primi passi.

Compito dei genitori è comunque quello di assecondare il bimbo nei suoi movimenti fornendogli un luogo sicuro, privo di ostacoli e di pericoli. L’età media per cominciare a camminare è di circa 12 mesi, ma anche in questo caso di tratta di una data puramente indicativa perché ci sono bambini molto precoci che già fanno i primi passetti a 8-9 mesi e altri un po’ più “pigri” che attendono l’anno e mezzo. Ad ogni modo, entro i 18 mesi si è nella norma.

Molti genitori invece si preoccupano delle inevitabili cadute ma non c’è da agitarsi perché in genere non si tratta di episodi pericolosi e, se il bimbo piange, il più delle volte è solo perché ci ha visto preoccupati e si è spaventato. Pertanto, più cercheremo di mantenere la calma e rassicurarlo se cade, più si sentirà sicuro e prima riuscirà a camminare.

Aiutare il bambino a camminare: girello o no?

Secondo il dottor Villani e la maggior parte dei pediatri, è preferibile non utilizzare il girello perché non aiuta a impostare bene l’andatura e non consente al bambino di allenare a dovere il senso dell’equilibrio e la muscolatura. Lo stesso discorso vale per i ‘primi passi’, i deambulatori con rotelle : i bambini si spingono in avanti con le braccia e sono sbilanciati in avanti. 

Un aiuto per le mamme è il box perché il bebè può muoversi a suo piacimento e imparare in autonomia come alzarsi e stare in piedi. Ricordate comunque che per i suoi primi passetti è sempre meglio che il bimbo sia scalzo o che indossi i calzini antiscivolo, le scarpette si potranno utilizzare durante le uscite.

Infine, quando volete aiutare vostro figlio nei suoi primi spostamenti, evitate di dargli la manina ma offritegli piuttosto un dito: tenendolo per mano, infatti, potreste rischiare inavvertitamente di lussargli la testa del radio (l’osso tra gomito e polso).

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