Neonati a rischio: reparti chiusi per tagli alla sanità

Tagli alla sanità: vittime i neonati

I tagli regionali non guardano in faccia nessuno, nemmeno i più piccoli. A confermarlo sono le stime del piano sanità appena emesso dalla Regione Campania, che nei prossimi mesi prevederà la riduzione del numero delle Terapie Intensive Neonatali.

Cosa cambia per le terapie intensive neonatali

E non è tutto: infatti, parte dei fondi raccolti dalla diminuzione delle strutture per la gestione dei piccoli pazienti, serviranno per finanziare i Servizi di Trasporto di Emergenza Neonatale, che però, come dimostrano i dati, rappresentano uno dei rischi maggiori per la loro salute. Se si considera, inoltre, che la Regione Campania ha un tasso di mortalità dei neonati più alto di tutta Italia, ecco servita la ricetta del malgoverno dove a farne le spese sono i piccoli e le loro famiglie.

Situazione sanitaria critica in Italia

Una contraddizione, quella messa in piedi da Napoli e provincia, che potrebbe addirittura far peggiorare un dato già di per sé preoccupante: da un lato c’è chi dice che servirebbero più strutture di TIN, ma secondo la Regione quelle già presenti sono molte e sottodimensionate. Non a caso, infatti, saranno anche eliminati i punti nascita che hanno fatto registrare sotto i mille parti all’anno. Di male in peggio, quindi. La speranza è che questa manovra non complichi ancora di più una situazione già alquanto critica.

2 commenti

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  1. Ma perché nn fanno una morta….si tagliassero le palle loro e tutti quei papponi che nn fanno un cazzo al parlamento. …ci sono e ci saranno tanti neonati che ne hanno bisogno….i soldi tagliateli su cose che nn hanno senso no per quello che serveai bambini….dovete morire voi nn far rischiare loro..

  2. No x niente.. Visto che nel repato neatologia serve piu servizio visto che i bambini sono piccini e servono piu aiuti… Ne parla una mamma che lo sta vivendo.. E la bimba si trova al Umberto primo di Roma.