Come si presenta la diarrea nel neonato?

Quando la cacca del neonato da morbida si trasforma in acquosa e le scariche divengono sempre più frequenti, sicuramente il bambino ha la diarrea. Solitamente questo problema ha un origine infettiva ma talvolta, ci potrebbero essere alla base problematiche differenti come le intolleranze alimentari o malattie di altro tipo.

Com’è la diarrea nel neonato?

La diarrea nei neonati sovente è un chiaro sintomo di una gastroenterite in corso, ovvero una delle malattie più comuni dei neonati. La gastroenterite di tipo infettivo è causata da virus come il rotavirus e meno frequentemente da batteri come la salmonella

. Anche malattie metaboliche molto serie come la fibrosi cistica possono presentare questo sintomo o le malattie relative al malassorbimento dei nutrienti al livello intestinale.

In caso di gastroenterite, nelle forme più lievi, non è necessario fare assolutamente niente perché poco a poco passa da sola. È fondamentale però assicurarsi che il bambino sia sempre ben idratato. Dategli spesso da bere acqua o latte se allattate al seno.

Diarrea nel neonato: attenzione alla disidratazione

Se però la diarrea è associata al vomito e il bambino è molto piccolo, il rischio di disidratazione è molto elevato. In questi casi è necessario avvertire immediatamente il medico oppure andare direttamente al pronto soccorso prima che si presentino i segnali inequivocabili della disidratazione come le occhiaie, il pianto senza lacrime e la poca pipì.

A volte può essere necessario il ricovero in ospedale per mantenere costantemente il bambino ben idratato.

Se il medico è certo dell’origine batterica dell’infezione, potrebbe somministrare solo in alcuni casi specifici degli antibiotici.

Diarrea nel neonato: cosa fare in caso di gastroenterite

La diarrea da gastroenterite ha una durata media che varia da un minimo di tre a un massimo di cinque giorni. Se dopo sette o otto giorni ancora la diarrea non è scomparsa, le cause potrebbero essere di altra natura come la celiachia o una malattia infiammatoria di tipo cronico.

In tal caso saranno necessari ulteriori accertamenti specifici per comprendere le origini del problema e risolvere il disturbo in tempi brevi.

2 commenti

Rispondi a Mihaela TelepteanCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *