Cosa aspettarsi dal parto in 6 punti

Il parto è diverso per ognuna di noi. È una continua incognita. Ciascuna lo vive a modo proprio. C’è chi racconta di aver partorito senza accorgersene, fra un meeting di lavoro ed un aperitivo, c’è chi narra leggendarie odissee.

Inutile dire che, ad ogni modo, il parto non è mai una passeggiata e non è mai prevedibile. La natura decide tutto. A te non rimane che l’attesa e accettare quel che porta.

Cosa aspettarsi dal parto. Breve elenco, fra il serio ed il faceto, in 6 punti.

  1.  La data presunta. Depennala, cancellala, dimenticatela. È una promessa che nasce già delusa. Il giorno presunto è l’unico giorno in cui potrai ritenerti libera e fare dell’altro. Una gita in barca a vela, dello shopping compulsivo in un centro commerciale, andare alle Terme. Tanto quel giorno nessuno verrà alla luce.
  2.  Inizio contrazioni. Soprattutto se è la prima volta, nessuna di noi sa davvero cosa aspettarsi. C’è chi le vede in ogni piccolo segnale, dal gas intestinale al formicolio ai piedi. C’è chi aspetta che la testa spunti, per confermare che sono arrivate. Insomma, non sai mai davvero quando sono quelle vere, di certo, è sulla durata che c’è mistero assoluto. Si può solo incrociare le dita, toccare ferro e comprare cornetti rossi a gogò.
  3.  Quando andare in ospedale. Te lo dicono in mille modi: non andate subito in ospedale, è inutile, il bambino ci mette tempo, non è pronto alla prima contrazione. Aspettate almeno un’ora – salvo non dobbiate attraversare una regione intera per arrivare in reparto. Nulla, nessuna ci riesce. Al primo “Ohhhh- respira- respira”, siamo già con la giacca ed il marito con il piede sull’acceleratore.
  4.  In ospedale. Avete presente i film? La sedia a rotelle, le infermiere carinissime, il ginecologo –giovane, gentile e figo, che vi rassicura e la stanza tutta per voi? Ecco. Scordatevi tutto. Se vi va di cxxo, sarete due in una stanza e ad accogliervi ci saranno svariate figure, che non capirete mai se sono ostetriche, inservienti, infermiere o ginecologhe. Vi faranno sempre le stesse domande: nome, cognome, data e luogo di nascita, il foxxutixximo lavoro che fate. Come ad un colloquio per X-Factor.
  5.  La fase espulsiva. Forse l’avrete progettata in piedi, forse su una palla da pilates, forse a gattoni o in acqua. Spero tanto possiate realizzare il vostro sogno. Raramente, però, di sogno si tratta, ma di denti stretti, urla e vaxxancxlo quasi sempre.
  6.  La nascita. Bellissimo momento, lo attendiamo da nove mesi e ancor più. Bimbi in braccio, marito amorevole …. gente che va e che viene, se non da te, dalla compagna di stanza. Farete fatica a guardare bene in viso vostro figlio, la folla è sempre tanta. Ma non vi preoccupate, a casa vi aspetta un lunghissimo periodo cheek to cheek. Avrete tempo di memorizzare ogni singola ruga.

21 commenti

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  1. Non cambia da donna a donna ma da parto a parto. Io ne ho avuti 2, uno di 6 ore abbastanza gestibile ed uno di 45 minuti terribile, neanche lontanamente paragonabile al primo. Non si tratta neanche di soglia del dolore

  2. Dai dai è un momento meraviglioso….!!! Ì dolori sappiamo che ci sono… ma ogni donna ha una soglia del dolore diversa.. quindi mai farsi troppi film meglio vivere il parto con la massima serenità… perché sarà potente! Potente la forza che ci mettiamo… potente la gioia del primo abbraccio
    . Potente il dolore che si dimentica nel medesimo istante in cui senti piangere tuo figlio..
    Buon parto a tutte!!! ❤

  3. Data presunta da scordare…la mia prima bambina è nata puntualissima e in breve tempo…le ostetriche non ci credevano e volevano mandarmi a casa!!! Il secondo parto invece…bimba grande e dolori pazzeschi!!!

    • Vai tranquilla ogni pasto e a sé ho. Visto gente partorire come niente d poi ci sono quelli come me che dopo un parto. Pilotato mi anno dovuto fare il cesareo ma questo del primo figlio con grande conseguenze di una trombo. Flebiti dove mi avevano ordinato di non fare assolutamente altri figli dopo 5 anni o fatto il secondo le cose sono andate molto meglio d sinceramente col senno di poi mi sono pentita moltissimo di non aver fatto il terzo io. Amo i bambini come niente altro al mondo vorrei vivere solo con i bambini perché danno. Tanto ma tanto amore senza chiedere niente in bambin perciò viva. I bambini e chi è determinato a farne tanti