Calo vaccinazioni, situazione sempre più drammatica

In un approfondimento dedicato ai vaccini abbiamo spiegato in sintesi quali sono quelli obbligatori da fare al bambino subito dopo i tre mesi di vita.

Calo delle vaccinazioni, perché è così preoccupante

Abbiamo affrontato l’argomento perché in Italia sta accadendo un caso da non sottovalutare: i genitori decidono di non vaccinare i loro bambini e così si registra un calo delle vaccinazioni preoccupante. A parlarne è l’Istituto Superiore di Sanità, che spiega come la decisione di evitare il vaccino abbia conseguenze importanti, anche sulle famiglie e sui bambini che ricevono le dosi indicate obbligatorie.

Che cosa comporta non vaccinare un bambino

Ad un congresso di pediatria, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità spiega bene  in che cosa consiste il pericolo:

 “Ci aspettiamo, anche in Italia, i primi casi di poliomielite e difterite, dovuti al calo delle vaccinazioni. I batteri circolano ed essendoci migliaia di bambini non protetti contro poliomielite, difterite, tetano, morbillo, parotite, rosolia è ovvio che ci saranno, oltre ai casi che noi normalmente conosciamo, nuove infezioni“.

Calo vaccini, è allarme sulle patologie estirpate

L’allarme nasce da una considerazione importante. In Italia la poliomielite è stata estirpata, ma per fare in modo che la protezione sia efficace per la società in cui viviamo, così da non infettare gli altri, deve avere una copertura vaccinale almeno del 95 %. Questa soglia è stata stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che assicura la cosiddetta immunità di gregge.

Ad oggi la percentuale non arriva a questo dato,  è inferiore con una copertura per la poliomielite del 93,4 %. In alcune regione arriva anche al 90,3 %, il che comporta una situazione di incertezza poiché la popolazione non risulta abbastanza tutelata da questa protezione indiretta.

Calo delle vaccinazioni: l’immunità di gregge non è più garantita

Si corre quindi un rischio molto grande, quello di ritornare indietro nel tempo, a quando la malattia non era stata ancora debellata e diventava un grande pericolo per la salute dell’individuo. Il ritorno alla poliomielite non è l’unico campanello d’allarme che dovrebbe farci correre ai ripari. Il caso di difterite a Bologna è un sintomo della circolazione del batterio e conseguenza diretta del calo vaccini a cui stiamo assistendo in Italia. 

15 commenti

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  1. Premesso che mia figlia a 30 giorni e io sono a favore dei vaccini …. Ci tengono cosi tanto per i vaccini io dovrei vaccinare mia figlia entro i 90 giorni . oltre che andro oltre i 90 giorni perche non ce posto e poi dovrò andare a fan brodo per lo stesso motivo ..
    Invece di stare dietro a chi non vaccina si preoccupassero di quelli che veramente vogliono vaccinare