Calmare il neonato? C’è una presa speciale (VIDEO)

Quante volte i neogenitori si trovano in difficoltà davanti al pianto inconsolabile del proprio piccolo? A poco serve fargli fare passeggiate in braccio, coccole e perfino offrirgli il seno.

Come riuscire a fare calmare un neonato quando non riusciamo a capire il motivo del pianto? Solitamente una mamma, nel giro di qualche giorno, inizia a riconoscere il disagio del bimbo in base alle modulazioni vocali che, di primo acchito, possono sembrare tutte uguali. Fame, voglia di coccole, pannolino bagnato. Insomma, sono tante le motivazioni per cui un neonato piange. Non ultimo le visite dai pediatri, visite in cui il bambino può sentirsi un po’ troppo manipolato e dunque si agita e piange.

Diciamo che occorre del tempo per entrare in sintonia con il nuovo arrivato, per sintonizzarsi, appunto, sul suo canale, ma intanto? Per i genitori in difficoltà è arrivato un tutorial, manco a dirlo virale, realizzato da un pediatra di Santa Monica, il dott. Hamilton. Emblematico il titolo : “The hold”, la presa in italiano. E questo sta proprio a significare il senso di questo tutorial, cioè come prendere il bambino in modo da riuscire a calmarlo.

La presa del dottor Hamilton

La presa, dal canto suo, è davvero molto semplice e può essere appresa velocemente. Vediamo in cosa consiste: si devono incrociare le braccia del neonato sul petto e cingerlo esattamente tra il collo e il torace con una mano, facendo attenzione ad includere nella “presa” anche le braccia. Con l’altra mano si sostiene il sederino del neonato, lasciando penzolare le gambine libere, poi si fa oscillare delicatamente il bambino, come se stesse nuotando in acqua.

Sembra incredibile, ma nel video la presa funziona benissimo. Le spiegazioni? Il bambino così piccolo ha bisogno di sentirsi contenuto. Ancora, infatti, non ha realizzato il distacco dal corpo materno, non a caso la fase seguente alla nascita viene anche chiamato periodo di esogestazione, ed è per lo stesso motivo che i bambini si tranquillizzano se portati in fascia. Insomma, se occorre si può provare la presa e vedere se funziona davvero con tutti i bambini.

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