Bryan nasce senza gambe: si annunciano battaglie legali

Da sempre, le future mamme nutrono delle preoccupazioni per la salute del bimbo che portano in grembo; tuttavia, l’evoluzione tecnologica e gli esami prenatali sempre più approfonditi a cui le donne in gravidanza vengono sottoposte sembrano fugare dubbi e timori, rassicurando le future mamme. Per questo motivo la storia di Brayan ci lascia senza parole.

A Parma, la notte di Natale viene al mondo un bambino le cui analisi mediche diagnosticavano come sanissimo e che, invece, nasce senza la parte delle gambe inferiore alle ginocchia.

La gestazione non aveva dato particolari problemi e la madre di Bryan, 34enne italiana alla seconda gravidanza, si era sottoposta scrupolosamente a tutti gli esami di routine, affidandosi dapprima a un ginecologo in privato e poi alla Casa della Salute; prima del parto, la donna era stata seguita anche dall’Ospedale di Parma, struttura nella quale è poi nato Bryan.

Secondo gli esperti, la grave malformazione di cui Bryan è affetto avrebbe dovuto essere diagnosticata alla 12esima settimana e, invece, secondo i genitori non è emerso nulla, fino al parto avvenuto nella notte di Natale.

Con queste premesse, i genitori di Bryan ora vogliono chiarezza e, se necessario, giustizia: per questo si sono già rivolti a dei legali perché facciano luce su quanto accaduto e possano così essere chiamati in causa quanti hanno responsabilità in questa grave omissione. Per il momento, i legali hanno scritto lettere di diffida alla Ausl, all’Ospedale di Parma, alla Casa della Salute e al medico che, in regime privato, ha seguito la donna durante la gestazione.

Una situazione, in definitiva, davvero drammatica sulla quale non si può che esprimere vicinanza alla famiglia e confidare che emerga la verità, di modo che chiunque abbia una responsabilità in merito sia chiamato a risponderne.

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