Asfissia intrapartum: di cosa si tratta?

L’asfissia fetale può determinare una serie di danni cellulari agli organi vitali del neonato (come cuore, polmoni, fegato, intestino, reni) e, in particolar modo, del cervello. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Asfissia intrapartum: di cosa si tratta?

L’asfissia perinatale, che si può verificare sia prima del parto che durante il travaglio (in tal caso si parla di asfissia intrapartum), consiste sostanzialmente in una severa acidosi metabolica fetale, ovvero un importante disordine dell’equilibrio acido-base e una contestuale carenza di ossigeno nel sangue: questa condizione patologica colpisce circa un neonato ogni duemila nascite e può determinare gravi danni cerebrali.

Va detto che l’asfissia intrapartum, diversamente da quanto si crede, solo in pochi casi è dovuta alla negligenza degli operatori sanitari.

Principali cause dell’asfissia intrapartum

L’asfissia ha luogo nel caso in cui si verifichi una disfunzione placentare o insufficienza vascolare uteroplacentare.

Una delle cause di questa condizione è il cordone ombelicale posizionato intorno al collo del bambino; in tal caso è necessario mettere in atto una serie di manovre (tecnica di Somersault) finalizzate a favorire l’espulsione del feto. Qualora poi venga rilevata una sofferenza fetale, si ricorre solitamente a un cesareo d’urgenza.

La diminuzione del flusso sanguigno placentare può anche essere provocata dal distacco intempestivo di placenta (denominato anche abruptio placentae), il quale si verifica in maniera estemporanea, senza alcun tipo di segno premonitore sia materno, che fetale.

Conseguenze dell’asfissia intrapartum

L’asfissia intra-partum può determinare una serie di problematiche anche molto gravi:

1 – paralisi cerebrali e disturbi dello sviluppo

2 – ritardo mentale

3 – epilessia

È possibile mettere al riparo il feto dall’asfissia intrapartum?

Malgrado il controllo del benessere fetale in fase di pre-parto (si pensi, ad esempio, al consuetudine del tracciato cardiotocografico) e di travaglio sia riuscito a contrastare con efficacia gli episodi di asfissia intra-partum, tuttavia non si è ancora riusciti a eliminare in via definitiva l’evento asfittico.  

20 commenti

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  1. Ti auguro tantissima fortuna è tantissima felicità vedrai che tutto andrà bene il padre pio il signor Gesù cristo ti protegga a te e al tuo piccolino ❤️️❤️️❤️️❤️️

  2. Conosco una ragazza a cui é successa la stessa cosa l’anno scorso..anzi spero che a scrivere il msg sia proprio lei perché sapere che è di nuovo in attesa mi riempirebbe di gioia ❤

  3. Anche io ho perso la mia prima bambina dopo tre giorni dal parto x cause diverse, ma adesso grazie a Dio ne ho altri quattro,quindi tieni duro che tutto andrà bene sicuramente come è successo a me sono sicura che la mia prima bambina la rivedrò quando in cielo sarò allora avrò cinque figli,Dio ti benedica grandemente e non ti abbattere bacio grande grande

  4. Il mio primo figlio adesso ha 5 anni.anke lui ha subito una asfissia celebrare e stato 4 minuti senza ossigeno ma fortunatamente sta bene e sanissimo.dopo 3 anni ho avuto il coraggio di fare un altra gravidanza stai tranquilla ke il Signore di accompagna in questo dolce cammino e ti donerà la sua tenerezza.lui alla nascita pesava4,600kg era lungo59 cm partonaturale..

  5. Asfissia neonatale . . . 2 parole che conoscevo . . . mi porterò dentro x tutta la vita. Anche la mia Carlotta è nata con un asfissia grave . . . l incertezza in Utin . . momenti interminabili. Giorni infiniti. . . dolore atroce. . . terapia di ipotermia celebrale, incertezza riguardante i danni neurologici , 2 risonanze celebrali . . . adesso ha 16 mesi , continuiamo un iter lungo , ma lei è qui.. Ciò che sarà non importa. Mi basta stringerla . . . ma come dice la mamma del post , se ne parla troppo poco.