Vaccino trivalente: nessun legame con l’autismo!

Vaccino trivalente: nessun legame con l’autismo

Pochi giorni fa la Procura di Trani ha archiviato una denuncia fatta contro il vaccino trivalente che, secondo quanto affermato da una coppia di genitori, avrebbe fatto insorgere l’autismo nei due figli.

Il vaccino in questione è indispensabile utile per evitare di ammalarsi di parotite, morbillo e rosolia e, secondo i periti che hanno analizzato accuratamente tutti i dati a loro disposizione, non avrebbe alcun legame con l’autismo.

Il pm Michele Ruggiero, dopo aver ascoltato un team di consulenti aventi il compito di fare un po’ più di chiarezza sulla vicenda, ha deciso di chiedere l’archiviazione del caso in quanto non esisterebbe alcuna correlazione fra il vaccino trivalente e l’autismo dei due bambini di 14 e 9 anni.

Vaccini: le linee guida OMS non sono sufficienti

Tuttavia gli stessi consulenti sostengono che le linee guida indicate dall’Oms per i vaccini non siano affatto sufficienti. Infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità si limita da anni a dire di non far fare i vaccini ai bambini quando hanno la febbre alta o presentano sintomi di altre malattie più o meno gravi. Sarebbe invece più opportuno consigliare non solo una raccolta anamnestica sulle condizioni di salute del bambino ma considerare anche l’ambiente nel quale vive.

I periti hanno confermato che l’autismo non è correlato al vaccino ma al contempo affermano che sarebbe meglio far vaccinare i bambini con maggiore cautela.

Vaccini e autismo: medico radiato dall’ordine per aver diffuso false notizie

Fu il medico Andrew Wakefield che per primo ipotizzò il legame fra autismo e trivalente nel 1998 pubblicando un articolo sulla rivista scientifica Lancet. Il documento fu fatto ritirare subito dopo e Wakefield fu radiato dall’Ordine dei Medici Inglese. Nonostante ciò questa menzogna continua a spaventare i genitori e allo stato attuale delle cose in Italia il livello di copertura dei vaccini è sceso così tanto da allarmare gli operatori sanitari. A causa del sempre più basso tasso di vaccinazioni stanno ritornando malattie che da anni si credevano debellate come ad esempio la poliomielite.

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