Spezie e cibo per bambini: come comportarsi?

Sempre più spesso si sente parlare di spezie quali la curcuma, la paprika, la cannella, il cumino e così via: ne vengono elogiate le grandi proprietà benefiche per gli adulti, consigliandone un uso regolare. Ma come comportarsi nel caso delle spezie nelle pappe per i più piccoli? È possibile offrire anche a loro del buon cibo speziato o è meglio evitare? Scopriamolo assieme.

Spezie nel cibo dei bimbi: pareri discordanti

Mentre in Italia siamo ancora molto scettici sull’utilizzo delle spezie nella pappa, in diversi paesi esteri si inizia ad inserire tranquillamente la curcuma ed altri semi ed erbe già durante lo svezzamento.

Al contrario medici, gastroenterologi e nutrizionisti pediatrici italiani sono più cauti in merito ad una dieta speziata per i bambini. La linea condivisa è che sia bene procedere con tentativi graduali e senza affrettare i tempi: è comunque possibile che la mamma che allatta assuma tranquillamente cibo speziato. Nell’alimentazione diretta del piccolo, bisogna fare attenzione ad inserire sempre le spezie in piccole quantità e non bisogna utilizzare spezie che siano nella dispensa da anni (ancora buone per gli adulti, ma rischiose per lo stomaco più delicato di un bambino). Esistono anche diversi benefici per i più piccoli, come ad esempio il fatto di utilizzare le spezie per rendere più saporita la pappa, limitando così l’utilizzo di zuccheri o sale.

Spezie per la pappa dei bimbi: cosa si e cosa no

In linea generale, si può affermare che soprattutto nel caso dell’alimentazione dei bambini, è bene fare una distinzione tra le varie tipologie di spezie: in particolare, si possono inserire nelle pappe le spezie aromatiche, quali ad esempio la curcuma, il cumino, la noce moscata, la vaniglia o la cannella, che apportano anche degli elementi nutritivi.

Diverso è il discorso per quanto riguarda altre spezie dal sapore più forte o piccante: in questo caso è meglio evitare di introdurle nella pappa dei più piccoli, o comunque iniziare da quantità davvero minime. Tuttavia, il vero limite condiviso da tutti è rappresentato dalla reazione del bimbo: sin da subito il piccolo sarà in grado di riconoscere i sapori e di scartare quelli che non risultino particolarmente graditi.

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