La patologia della mamma: il senso di colpa

Prima di diventare mamma, non mi facevo una ragione di tutte quelle paranoie tipiche da genitore. Quel continuo logorarsi sul fare bene o fare male il mestiere di mamma. Sul fatto se fosse giusto tornare a lavorare o fare qualche fine settimana senza figli. Quei continui dubbi sul dedicare abbastanza tempo ai bambini.

Pensavo che i genitori, in special modo le mamme, fossero esagerate. A cosa servirà quel senso di colpa continuo?

Da quando sono mamma, pur continuando a non capire perché ci danniamo con sterili dubbi, anche io non riesco ad eliminali.

Torni a lavoro e ti senti in colpa per le ore che non dedichi ai figli. Ti senti in colpa perché vivono, per dieci ore al giorno, con nonni o babysitter. Perché li mandi al nido subito. Perché non c’eri quando hanno mosso il primo passo, si sono alzati in piedi, hanno detto una parolina nuova.

Sei a casa e ti senti in colpa perché rinunci ad un po’ della donna che sei, al lavoro che avevi appena cominciato, alla promozione, ai progetti. Ti senti in colpa perché, stando sempre con loro, ci sono momenti in cui ci sei ma è come se non ci fossi. Hai le traveggole.

Ti prendi degli spazi tuoi: la palestra, la serata con le amiche, il weekend con il marito. Ne sei contenta, ma non li vivi pienamente. La tua testa è sempre un po’ là. Cosa staranno facendo o mangiando? Si saranno addormentati facilmente? Avranno pianto? Forse dovevi rimanere a casa.

Rimandi il momento giusto, quello in cui riprendi i tuoi hobby, i tuoi spazi più banali. Passi in secondo piano. Trascuri il tuo aspetto, non compri più per te ma solo per loro. Cose stupide, insomma, ti dici. Poi, però, arriva il momento in cui credi di essere in debito con te.

Le amicizie sono difficili da coltivare, tendi a frequentare mamme con figli dell’età dei tuoi. Vi capite meglio, sapete come sono le vostre giornate, le vostre esigenze. Non devi spiegare sempre il perché ed il per come. È più comodo per i bambini, soprattutto. Però, ti mancano le amiche di prima o quelle nuove che potresti fare. Avresti voglia di parlare di altro, di fare cose senza la continua attenzione verso di loro.

Senso di colpa continuo. Domande continue. Sarò una buona madre? Sarò una buona compagna, una buona amica, avrò fatto la scelta giusta a lavoro, starò dedicando abbastanza tempo a me?

Chi più chi meno. Chi ha appena cominciato, chi c’è già passato. Di fatto, però, tutte ne soffriamo. Il senso di colpa nasce con il test positivo e non ci abbandona mai. Trovare il giusto equilibrio, la soluzione, è difficilissimo.

L’unica certezza è che dobbiamo provarci per noi e per loro.

In bocca al lupo a tutte noi mamme!

15 commenti

Rispondi a SaRa VianelloCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Io sono una mamma sola il mio ex andato via di casa con bimbo di tre mesi e i dubbi che ne sono conseguiti per accudimento del mio cucciolo sono stati atroci .. farò bene ? Saranno coliche ??? sara ‘sazio ?… farò corretto !? Gli sto dedicando il giusto ?? Una sorta di quasi annullamento direi ..le conseguenze di questi tarli sono più dannose e trovo che riprendere un po’ di vita adulta in mano , e con questo intendo tornare al lavoro , e lasciare il bimbo all ‘asilo … insegni un un modo un po’ .. chiamiamolo CONTROCORRENTE , a crescere entrambi …. mamma meno ansiosa e bimbo più empatico e. Socievole con altri suoi cuccioli simili .. ☺️questo il mio personal pensiero…

  2. Sono diventata mamma a 45 anni,quindi potete solo immaginare che fino a quel momento non potevo capire…Capire il senso di responsabilità, anzia,paura ma anche gioia,lacrime, paranoie..senso di inadeguatezza…lacrime ,solitudine..inzomma essere MADri.

  3. Con i miei bimbi piccoli sono rientrata dopo 3 mesi al lavoro.Lorenzo adesso ha 4 anni ed è l’amore di nonna che lo ha straviziato ma mi piace il fatto che sia così in simbiosi coi nonni .io ho perso i nonni da piccola e vedere mio figlio che ama così tanto i nonni ,mi riempie il cuore di gioia.l piccola adesso ha 6 mesi però quando torno a casa dal lavoro mi butta le braccia al collo.adora la nonna che la mattina saluta con gioia.grazie a mia suocera che si occupa con grande amore a questi due bimbi.la grande che adesso ha 19 anni l’ho lasciata alla nonna da quando aveva 1 anni e poco più.lei però coi nonni non ha un rapporto speciale.

  4. Maledetto senso di colpa ..tutto verissimo..soprattutto se sei una mamma lavoratrice che come nel.mio caso fa spesso anche trasferte..ma credo che ognuna di noi cerca di fare il massimo e credo che non esista una regola per tutti…viva le mamme e viva i bimbi..

  5. Vi. Dico la mia io. Mi sono distrutta la vita dietro i miei 2 figli tutto perso …… Mia figlia a un bambino che lo cresciuto io. Fino a 6 anni perché lei lavorava sempre credetemi non esiste bambino più comprensivo e ubbidiente di questo a solo 8 anni ed è così maturo da sembrare che ne a molti di più loro vivono a Milano e il bambino tutte le vacanze scolastiche comprese i 3 mesi estivi li passa al sud con me lei non è per niente apprensiva come me

  6. Io,sono mamma solo da sei mesi, fino ad ora ho sempre dovuto combattere con parenti acquisiti sul fatto di dover lasciare il bambino, di non stargli troppo addosso. Io, per quanto sia la prima volta che faccio la mamma non me la prendo, anzi,mi innervosiscono per questa insistenza . io,penso che per fare la mamma nel modo giusto bisogna saper ascoltare il proprio istinto e cuore (cosa che ci distingue da qualsiasi nonna, zia, amica, libro ,etc…) . e un momento che sono molto combattuta sul fatto di dover iniziare a cercare un lavoro,perché da una parte vorrei stare con il mio bimbo accudirlo io esserci io in tutto dall altra invece avrei magari piacere a staccare un po’ anche solo qualche ora giusto un part-time . ma questo lo sto decidendo io, come donna e mamma. I consigli si possono ascoltare ,giusto o sbagliati. Ma x il bene mio e del mio bambino come mamma decido io.giusto o sbagliato che sia .