Riflesso rosso: cos’è e come capirlo

Controllare la salute degli occhi del neonato è assolutamente fondamentale, per capire se ci sono problemi e se è il caso di intervenire.

Uno dei metodi migliori, è senza dubbio quello del riflesso rosso, che permette di notare subito situazioni come la cataratta, il glaucoma, il retinoblastoma, le anomalie retiniche, le malattie sistemiche con manifestazioni oculari e i forti errori di rifrazione.

Per prima cosa questa prova viene effettuata in ospedale quando nasce il bambino, ma poi è possibile ripeterlo andando da un oculista che userà un oftalmoscopio, oppure farlo direttamente noi con una macchina fotografica.

Al momento del flash (ovviamente non vi mettete a ridosso dell’occhio del neonato o del bambino) la luce si rifletterà sul fondo dell’occhio e poi tornerà indietro. Quando andrete a guardare la foto, in base al riflesso sarà possibile capire se siamo davanti a due occhietti sani o se è il caso di parlare con il pediatra.

Ma quand’è che il riflesso può essere diverso? Se c’è del muso, o delle opacità corneali, alterazioni dell’iride, cataratta, opacità del vitreo, alterazioni retiniche, compresi i tumori o i colobomi corio-retinici. Anche lo strabismo può rimandare un pessimo riflesso rosso

 Nell’immagine in basso ( è vero è inquietante ma efficace!) potrete vedere le tipologie di riflessi rossi:

1. Normale: il riflesso è il medesimo in entrambi gli occhi.

2. Non uguale: un riflesso è più forte in un occhio piuttosto che in un altro.

3. Manca un riflesso: potrebbe esserci una cataratta. L’assenza del riflesso è data dall’opacità del cristallino che lo va a bloccare.

4. Il riflesso mostra un difetto: ci può essere l’abrasione cornea o un corpo estraneo.

 5. Un riflesso è più intenso dell’altro: può trattarsi di strabismo.

Se il riflesso normale è assente, rivolgetevi subito al pediatra per controlli più approfonditi.

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