Influenza stagionale 2022: quello che c’è da sapere

Nell’ultimo periodo è stato riscontrato un deciso aumento dei casi di influenza.

La stagione più fredda dell’anno ha infatti reso più forte il virus influenzale e a farne maggiormente le spese sono soprattutto i più piccoli.

Gli esperti hanno registrato un vero e proprio boom di casi di influenza tra i bambini, ma la situazione non sembra per il momento preoccupare, e gli stessi pediatri invitano genitori e famigliari alla calma.

Mamme e papà devono piuttosto avere ben presenti alcuni utili consigli su rischi e possibilità di intervento qualora il proprio bimbo manifesti sintomi influenzali.

Influenza, i bambini sono più a rischio: i numeri

Come di consueto ad essere più esposti a tale virus sono i bambini, tra i quali si è già verificato un incremento considerevole dei contagi.

L’ultimo bollettino emanato da InfluNet, organismo che si occupa di sorvegliare la diffusione di malattie e patologie sul territorio nazionale per conto dell’Istituto Superiore di Sanità, indica un perentorio aumento di casi di influenza nei minori italiani.

La settimana dal 14 al 20 novembre di quest’anno ha in particolare fatto registrare un’incidenza di 9.5 casi su mille soggetti considerati, mentre nella settimana precedente il parametro si fermava ad appena 6.9.

Secondo i numeri riportati sarebbero in particolare i bimbi con meno di 5 anni quelli maggiormente colpiti dalla sindrome influenzale.

In tale range di piccoli pazienti l’incidenza sale fino a 29.6 casi su mille.

Si tratta chiaramente di giovanissimi pazienti in cui non è ancora stata completata una difesa immunologica pienamente efficace. Sono poi ben sette le regioni italiane in cui i valori di diffusione dell’influenza stagionale hanno fatto scattare un campanello d’allarme: in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Umbria e Marche, i dati parlano di una decisa intensificazione della circolazione di influenza pediatrica.

Le misure di prevenzione per l’influenza nei bambini

I pediatri monitorano quotidianamente i numeri relativi al contagio pediatrico da influenza stagionale e avvertono i genitori di mantenere la calma, nonostante l’elevata diffusione.

Peraltro gli stessi esperti indicano alcune pratiche che possono aiutare a prevenire l’influenza tra i più piccoli.

Ovviamente importante è la vaccinazione antinfluenzale, che lo stesso Ministero della Salute ha consigliato per bimbi fino ai 6 anni.

Tra gli accorgimenti che possono dare una mano a mamma e papà c’è senza dubbio quello di evitare ai propri piccoli luoghi particolarmente affollati e poco spaziosi.

Lo stesso asilo nido o la scuola materna rappresentano spesso il luogo in cui i bimbi possono contrarre il virus, perché a lungo in contatto con tanti altri pari età.

Quando possibile dunque la permanenza a casa può certamente ridurre tale rischio di contagio.

Essenziale in ogni ambiente frequentato è aprire periodicamente le finestre, così da far girare l’aria. Anche alcuni momenti fuori, al parco o a fare una passeggiata all’aria aperta in una giornata soleggiata, fanno sicuramente bene ad un bimbo piccolo, aiutandolo a sviluppare le proprie difese immunitarie. I medici invitano i genitori e i famigliari dei bimbi a spingere i propri figli a mangiare correttamente e in modo completo, a lavarsi spesso le mani e la faccia, e a rispettare un ritmo di sonno-veglia regolare.

I principali sintomi dell’influenza in età pediatrica e gli interventi dei genitori

La sintomatologia dell’influenza stagionale nei bambini è pienamente in linea con quanto accade anche agli adulti.

Si tratta solitamente di fenomeni che si manifestano in un arco temporale di 1-4 giorni circa, e che presuppongono nella maggioranza dei casi sintomi quali stanchezza generalizzata, febbre, tosse, raffreddore, mal di gola, mal di testa e dolori muscolari diffusi.

Qualora l’incubazione risulti più lunga e si abbini a sintomi come difficoltà respiratorie, perdita di gusto e olfatto, e fenomeni gastrointestinali intensi occorre procedere con una valutazione per il virus del Covid.

I pediatri sono concordi nel non agire di impulso o farsi prendere dal panico di fronte ad un bimbo ammalato, e invitano a tal proposito i genitori a mantenere la calma.

Valentina Paolucci, alias “la dottoressa dei bambini” su Instagram, conferma come la circolazione attuale dell’influenza tra i più piccoli sia qualcosa del tutto normale e in linea con i parametri stagionali. La Paolucci afferma che la febbre alta non è un cattivo segno, e non presuppone un’infezione grave. Semplici somministrazioni di paracetamolo e ibuprofene sono spesso sufficienti a risolvere nell’arco di poche ore i sintomi influenzali.

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