Operation Smile: campagna di raccolta fondi per la labiopalatoschisi

Operation Smile, una fondazione umanitaria internazionale che si occupa della cura dei bambini affetti da labiopalatoschisi (comunemente nota con il nome di “labbro leporino”) e da altre tipologie di malformazioni del viso, ha promosso una campagna di raccolta fondi per aiutare, in occasione del prossimo Natale, questi bimbi meno fortunati. La mission è quella di restituire loro la dignità e la possibilità di una vita normale.  

Natale è un giorno speciale in cui qualsiasi bambino meriterebbe di essere felice. Proprio per questo motivo Operation Smile Italia Onlus, l’organizzazione internazionale composta da medici e infermieri volontari, ha lanciato un’iniziativa davvero meritevole, che consentirà a ognuno di noi di regalare un sorriso a un bambino bisognoso nato con labiopalatoschisi (patologia determinata da aberrazioni cromosomiche), contribuendo con una piccola donazione a un trattamento chirurgico ad hoc, in grado di curare le deformazioni determinate dalla patologia.

Come effettuare la donazione?

Per aderire all’iniziativa di Operation Smile sarà sufficiente collegarsi al sito www.perlefestesorridi.com e scegliere il tipo di donazione che si intende effettuare (180, 50, 20 euro o altro importo) e la tipologia di pagamento (paypal o carta di credito). In base alla cifra prescelta il donatore “acquisterà” un determinato bene: intervento chirurgico, farmaci o il kit chirurgico per il medico volontario.

Si tratta di un piccolo gesto di generosità in piena armonia con lo spirito natalizio, che ci consentirà di cambiare la vita di un bambino sfortunato e, fino a questo momento, incapace di stirare le labbra in un sincero sorriso.

Labiopalatoschisi: una patologia che non conosce confini

Ricordiamo a tal proposito che, ogni 3 minuti nel mondo nasce un bambino affetto da labbro leporino e, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, essi hanno una bassa possibilità di sopravvivenza a causa della scarsità delle risorse sanitarie.   Questa malattia, oltre a disagi di natura funzionale (alterazioni del linguaggio, incapacità di nutrizione, ecc.) comporta anche gravi problemi estetici che possono condannare il bambino a una vera e propria esclusione sociale.

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