Nasce prematura, ma niente assistenza sanitaria

Silvia, che oggi ha appena 9 mesi, è nata prematura e per ristabilirsi necessita di cure e di terapie ad hoc; tuttavia lo Stato non garantisce ai suoi genitori nessun tipo di sostegno economico. In particolare l’Asl di zona ha dichiarato di non avere fondi a disposizione da destinare alle spese per la riabilitazione dei prematuri.  Eppure è emerso che la medesima azienda sanitaria, malgrado i conti in rosso, abbia aperto i rubinetti per finanziarie cooperative orbitanti nella propria sfera di interessi.

63 bambini prematuri privi di assistenza medica

Alla piccola Silvia, che è nata presso il Santobono di Napoli, non è stata garantita, in altri termini, alcuna assistenza sanitaria e, nella sua stessa situazione, si trovano almeno altri 62 bambini. Possibile che in Italia le strutture sanitarie pubbliche neghino l’erogazione di fondi ai genitori che non possono permettersi di pagare le cure per i loro piccoli? A quanto pare è proprio così: tra le priorità del Belpaese non rientra in alcun modo la tutela della salute dei minori che si trovano in difficoltà economiche.

19 commenti

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  1. Ma chi comanda la sanità Non è genitore? Penso proprio di si è se fosse capitato la lui o a lei di avere un figlio prematuro avredde fatto di tutto per avere le cure necessarie adesso fallovper chi a veramente bisogno e ringrazio DIO di avermi dato un figlio sano ma se fosse successo avrei smosso mari e Monti per farlo cresce bene

  2. Non ci sono soldi?allora sono andata più volte ad ASL nel mio paese fuori 27 gradi- un caldo insopportabile.Entro e trovo tutte le finestre aperte,ovviamente fa caldo! e termosifoni bollenti,bollentissimi!!!tutte le luci accese, anche se sole batteva forte e non c’era bisogno di tutte queste illuminazioni.Acqua nel bagno che scorreva,perché water era rotto.Chi paga questi sprechi? Soldi per questo ci sono?Ma in che mondo viviamo?