Morbillo: dopo il caso dei neonato morto in Sicilia torna a fare paura

 

Negli ultimi tempi le notizie sui vaccini, su chi è favorevole, su chi è contrario e sulle conseguenze che si stanno registrando in Italia, stanno riempiendo le pagine di giornali, allarmando la popolazione.

La mancanza di vaccini su adulti e bambini ha portato a nuovi casi di morbillo, sempre più frequenti, e a morti che potevano essere del tutto evitabili. Non sono solo i neonati a farne le spese, ma anche gli adulti. Questa volta i fatti sono accaduti a Catania, con ben quattro morti causate dal virus. Vediamo cos’è successo.

Le conseguenze dei mancati vaccini

Nonostante le grandi riserve da parte dei genitori, la legge che obbliga le vaccinazioni tra i bambini è riuscita nel suo intento di proteggerli da eventuali virus pericolosi, tra cui il morbillo.

Per questo motivo si registrano casi di morbillo soprattutto tra gli adulti non vaccinati, con conseguenze anche letali. Le statistiche mostrano infatti che i casi registrati di morbillo (411) riguardano per la gran parte persone di età media di 25 anni, mentre in casi minori si tratta di bambini sotto i 5 anni (92).

Anche le morti si registrano maggiormente tra gli adulti. Il morbillo, in particolare, è stato fatale per una donna di 38 anni, per una di 41 e per una giovane di 25 anni.

L’ultimissimo caso però vede come protagonista un neonato di appena 10 mesi, deceduto a Catania a causa di un probabile contagio da parte di un adulto.

Cosa denunciano queste tragiche ed evitabili morti

Il fatto che siano gli adulti a mostrare il virus, molto più che i neonati, denuncia due fatti principali.

Il primo è che la diffusione dei vaccini e delle leggi che li rendono obbligatori ha contribuito a sensibilizzare di molto l’opinione pubblica, nonostante la presenza di molti genitori ancora scettici o riluttanti a vaccinare.

Il secondo fatto, piuttosto grave, è che spesso l’attenzione sulla vaccinazione infantile ha messo in secondo piano l’importanza della vaccinazione adulta, anch’essa gratuita e anch’essa fortemente consigliata dai medici.

Vaccinarsi contro virus pericolosi come il morbillo non è fondamentale solamente per la salute degli adulti, soprattutto se colpiti da altre patologie, se immunodepressi o se a rischio per altri motivi clinici, ma anche per i bambini, che possono essere contagiati dai più grandi.

È dunque giusto e fondamentale allargare la sensibilizzazione, includendo anche gli adulti nella lotta contro il morbillo.