Maternità? 2 giovani su 3 rinuncerebbero al congedo

Sono tanti i giovani italiani in cerca di lavoro ma pochi quelli che ne riescono a trovare uno. Al contrario di ciò che si pensa, i ragazzi di oggi non trascorrono il loro tempo sul divano a cullarsi nel dolce far niente. La stragrande maggioranza di loro si da fare e, pur di trovare un lavoro stabile, rinuncerebbe volentieri a ferie e congedi.

Maternità e congedo: avere 20 anni significa pensare al futuro

Questo è ciò che emerge dall’indagine “Avere 20 anni, pensare al futuro”, condotta da Acli e Cisl di Roma, i cui risultati sono stati resi noti in un incontro dedicato a questa tematica, tenutosi il 3 ottobre all’Università la Sapienza, di Roma. Lo studio ha preso in esame un campione di 1000 giovani romani (tra i 16 e i 29 anni) e la maggior parte di essi mette al primo posto l’istruzione, seguita da lavori occasionali, volontariato e associazionismo.

Da quanto rilevato dallo studio, inoltre, due giovani su tre si dicono disposti a rinunciare ai diritti fondamentali del lavoratore pur di trovare un’occupazione. Molti degli intervistati hanno affermato che, pur di mantenere il proprio posto di lavoro, farebbero volentieri a meno dei giorni di malattia (il 28,2%), delle ferie (il 26,6%) e anche del congedo previsto per la maternità (l’11,1%). Tanti di loro, inoltre, sarebbero pronti anche ad accettare di lavorare in nero se ne avessero l’occasione.

Congedo di maternità: l’unica alternativa è trasferirsi all’estero?

Sembra che questa sfiducia nel futuro dei ragazzi, nati a cavallo del nuovo millennio, sia dovuta soprattutto all’ambiente familiare in cui sono cresciuti. Buona parte dei loro genitori, infatti, sono lavoratori precari e cercano di adeguarsi alle condizioni dettate dal mercato del lavoro. Per questo motivo, sebbene molti ragazzi sognino ancora un contratto stabile per metter su famiglia (il 65%) e acquistare una casa (il 10), il 57% degli intervistati vorrebbe trasferirsi all’estero pur di raggiungere una stabilità economica.

15 commenti

Rispondi a Grace InJacobs PalmieriCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Appena chiamato a lavoro x il congedo parentale. ..e visto che x 1000 euro stavo fuori casa 12 ore e adesso con un bimbo di 3 mesi questa disponibilità non ci sarà più. ..dopo 5 anni di sacrifici dovrò rinunciare al mio ruolo. .. mentre quella stronza spende i nostri soldi per fare il fertility day…pensasse a fare leggi a tutela di noi mamma lavoratrici

  2. Io ho 33 anni e ho sempre lavorato con contratti a termine; nell’ultima azienda (che ha un grosso fatturato), dopo due anni di rinnovi il 23 settembre non mi è stato rinnovato perché aspetto un bambino. Io ho scelto la famiglia (considerata anche la mia non più giovanissima età), ma è una vergogna.

    • Appunto: rinunciare al congedo, in quest’ottica, non significa avere figli senza congedo, piuttosto non vorrebbero avere figli, pur di non perdere il lavoro. Diciamo che è un pensiero, e una dichiarazione, davvero forte a nostro avviso, molto indicativa del disagio delle nuove generazioni

    • Grace, si tratta di una scelta coraggiosa la tua, poco da dire 🙂 auguri per il bimbo, a noi rende felici… Ma sappiamo che per le giovani mamme, non è certo una passeggiata 🙁

  3. E allora cambiate le leggi e i contratti….non e’ sempre colpa di chi assume…e’ lo stato che deve intervenire,stato che agevola solo i giovanissimi nelle assunzioni,e lascia in disparte i veccchietti “Trentenni quarantenni”…