Mamme Maschietti vs Femminucce: le differenze

Fingiamo non ce ne importi ma, in cuor nostro, tutte abbiamo una preferenza. Alcune, perché circondate solo da maschi (nipoti, fratelli, cugini e così via), vorrebbero un’alleata, per non subire tutta la Champions League. Altre, perché circondate solo da femmine, vorrebbero un piccolo principe, che venererà la cucina di mammà , innalzandola alla Carlo Cracco delle future mogli.

I figli sono figli. Per noi, i più belli, sono sempre i nostri. Nessuno è alla loro altezza. E’ una legge di Madre Natura. Una delle poche che nessun buco dell’ozono potrà mai portar via. Questo principio inattaccabile, accomuna le mamme. Tutte.

Una cosa che, invece, divide, che ci rende diverse, è l’essere mamma di una femminuccia o mamma di un maschietto. I nostri atteggiamenti non sono uguali. I nostri sogni neanche. I vezzi, manco a parlarne. Le cose che dobbiamo amabilmente subire, sono decisamente differenti.

La mamma della femminuccia:

  1. Ha una lista di nomi che non finisce mai
  2. Al terzo mese di gravidanza, già immagina come vestirla da neonata, da ragazzina e da donna adulta
  3. Le fa la riga di lato ogni mattina
  4. La veste a pois o a righe
  5. Le fa le unghie con la lima e non con le forbicine
  6. Sa che se la deve godere ora e subito, perché quando le verrà la papite, amerà solo suo padre e lei sarà retrocessa a casalinga – rompiballe – vecchia- repressa
  7. Ha sempre detestato il rosa ma, non si sa come sia possibile, se lo troverà in casa in tutte le forme e le misure.
  8. Teme che prima o poi ci cascherà: le farà fare danza

 

La mamma del maschietto:

  1. Ha il dramma del nome. Improvvisamente qualcuno a casa sua si scoprirà tradizionalista, e tirerà fuori: come sarebbe bello se avesse il nome del nonno
  2. Quando gira per i negozi, per comprare tutine e body, le cade sempre l’occhio sui vestitini per le bambine. Le pare che i capi da femminuccia siano di più. E che peccato non poterli usare
  3. Il pargolo, da grande, farà il rubacuori. Non ha dubbi
  4. Diventerà una mamma tosta, per forza, perché dovrà lottare con puzzolenti borsoni da calcetto e con la passione del piccolo per gli insetti, animali improbabili e qualsiasi altra schifezza
  5. Godrà della venerazione assoluta di suo figlio: “nessuna è come mia madre”
  6. No, lei non sarà mai come sua suocera
  7. Avrà a che fare con il baby fight club. Si sa che ai maschietti piace il contatto fisico, senza esclusione di colpi e di regole
  8. Mentre lei cercherà di parlare al telefono con una sua amica, sarà interrotta più volte, e costretta a subire tutte le mosse del wrestling  “Mamma, vedi! Hai visto?”

Non si sa chi stia messa meglio. Ma si sa che una cosa ci rende, nuovamente, tutte uguali: quello che desideriamo per i nostri figli. Vogliamo che diventino degli adulti felici, forti, per bene, in grado di affrontare le difficoltà. Vogliamo che la vita dia loro grandi possibilità, e che siano in grado di coglierle; che possano realizzare i propri sogni; che capiscano quali siano le cose importanti; che amino e che siano amati. Vogliamo che non abbiano troppe paure, soprattutto una: la paura di cadere, e che siano in grado di rialzarsi sempre, e, possibilmente con un sorriso.

 

 

 

 

 

 

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